Messina STORIA
dott. Giuseppe Di Prima
Storia della medicina naturale - parte prima


Ayurveda

La storia dell’Egitto ci mostra l’altissima considerazione dei medici che tra l’altro avevano inventato un infallibile metodo di imbalsamazione che coinvolgeva diverse erbe aromatiche, come dichiara il Papiro di Ebers, il più antico e diffuso repertorio della tradizione fitoterapica egizia.

Questo papiro, datato 1550 a.C. e lungo 20 metri cita circa settecento  preparati cosmetici per le belle egiziane.

Articolata quanto la medicina cinese e a questa collegata da piante condivise è la medicina popolare indiana, l’Ayurveda, la cui nascita viene fatta risalire al XVI secolo a.C. e che si protrae fino alle porte del periodo contemporaneo, cioè fino alla colonizzazione inglese dell’India nel settecento.

Con l’Ayurveda l’arte della preparazione fece nei secoli balzi in avanti; i rimedi diventarono dei veri composti realizzati con decine di erbe trattate in modo da estrarre solo i princìpi attivi utili. Molti sono i volumi che l’India antica riservò all’esplorazione dell’arte erboristica. Anche in occidente la medicina greca, influenzerà la fitoterapia fino all’età moderna. I primi barlumi dell’arte medica in Grecia si accendono nell’era cretese (2000 a.C.).

Scavi condotti nelle città di Creta, Micene, Pilo, Argo, hanno mostrato che la figura del medico era diffusa e che la civiltà cretese conosceva un largo numero di rimedi naturali, come testimonia l’origine mediterranea dei nomi di molte piante (Assenzio, Nepetella, Menta). Della millenaria esperienza cretese si avvalse in seguito la civiltà micenea, la cui farmacologia si sviluppò a partire dalle droghe già individuate come attive dai Cretesi.

I sacerdoti micenei, cui era riservato il compito di dar vita ai rimedi terapeutici, affinarono la loro abilità utilizzando preparazioni complesse, come gli oli medicamentosi che venivano spremuti con il torchio e mischiati a succhi, miele, vino, ecc.

Tali preparati confluiranno come modelli nella medicina greca, la cui farmacologia con Ippocrate, Dioscoride e Galeno, condividerà con la tradizione micenea elementi quali il miele, il Ginepro, il Ricino, ecc. riconoscendo nella malattia una concezione più scientifica ed analitica. Ai Greci va anche il merito di aver intuito per varie erbe, campi di applicazione che in molti casi la scienza moderna ha sottoscritto.

Di Dioscoride è il trattato di farmacologia che più di ogni altro inciderà sulla fitoterapia moderna e che fino al seicento fungerà da Bibbia per i medici, i botanici e gli speziali di tutta Europa. Nella sua opera giunta a noi nella traduzione latina del Mattioli, “De materia medica”, Dioscoride stila un elenco di 579 piante e 4700 rimedi mentre Ippocrate si pose il problema non trascurabile del dosaggio. 

Il medico che i Romani considerarono più autorevole di Ippocrate e che dalla Grecia introdusse a Roma i segreti della preparazione delle erbe nel “De simplicium medicamentorum temperamentis et facultatibus”, fu Galeno  (129 d.C. – 216 d.C.). Inserirà sulla farmacologia moderna l’attività di 473 farmaci di origine vegetale che in Europa costituiranno per oltre un millennio la base indiscussa dell’arte fitoterapica.

Egli sostenne che il confezionamento dei rimedi fosse compito del medico (ed è da qui che trae origine il concetto di composto galenico tuttora in uso).

Purtroppo il Medioevo, costellato da guerre, stermini e saccheggi, assisterà alla dispersione di molta parte del sapere antico che era riuscito ad attraversare i millenni ed i continenti (dalla Cina ai Paesi Arabi, dalla Palestina antica alla Magna Grecia), con Maometto (571 d.C.)  il contributo alla scienza medica fu  notevole, come ci ricordano i molti termini farmacologici da “alcol” a “sciroppo”, passando per “elisir” e “alchermes” che derivano dalla lingua araba.

Gli arabi che nei loro viaggi si erano imbattuti in ogni sorta di spezie ed erbe medicamentose, svilupparono il commercio.

Molte droghe di origine persiana e indiana fino ad allora sconosciute furono introdotte e poste in vendita nelle botteghe-drogherie da poco nate.

La prima farmacia della storia fu aperta a Baghdad nel VII secolo d.C.

Innumerevoli furono le preparazioni messe a punto dagli speziali arabi: sciroppi, linimenti, pomate, ecc.-.

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