Aldo Moro
Paolo D'Arpini
“Nella cultura cinese antica esistevano due forme pensiero contrapposte in una si riteneva che l’uomo fosse fondamentalmente malvagio nell’altra che fosse santo. Sono le situazioni socio ambientali, la qualità del tempo, le predisposizioni genetiche, le vasanas, la cultura dominante a stabilire il comportamento” (Saul Arpino)
Il caso Aldo Moro e l’agguato di via Fani, di quel 9 maggio 1978, fa ancora discutere.
Molti sono i dubbi su come quegli eventi si siano realmente svolti. Ad esempio Aldo moro era prigioniero presso un luogo segreto conosciuto solamente dai membri delle BR?
Risposta: no!
Era tenuto sotto controllo anche dai carabinieri, di leva. Chi osa affermare ciò? Solamente un tale Ferdinando Imposimato, già Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.
Le attuali condizioni disastrate del nostro paese stanno creando uno scambio sempre più acceso di accuse incrociate fra i "diversi" Partiti Politici, ma è solo un pro-forma, lo dimostrano i Media patologicamente soggetti al sistema ed affetti dalle infinite filosofie di interessi personali.
Ma in definitiva, cosa è cambiato dopo la scomparsa di Moro?
Eliminato Moro il processo di privatizzazione avanzava con la cessione ad enti privati delle quote di Banca d’Italia, forzatamente legalizzata grazie al tradimento dei politici, maturato nel 1992 con la legge 35/1992 dal Ministro del Tesoro Guido Carli, ex governatore della banca in questione (quando si dice il caso!).
Già nel 1992, solo il 5% delle quote di Banca d’Italia era rimasto di proprietà dello stato, mentre il restante 95% era andato in mano a banche private che le avevano acquistate dai principali gruppi bancari, quali Comit, Credito Italiano e Banco di Roma, che ne garantivano la maggioranza pubblica. Gli acquirenti autorizzati a comprare i titoli di stato erano banche commerciali primarie ed istituzioni finanziarie private quali IMI, Monte dei Paschi, Unicredit, Goldman Sachs, Merryl Linch, etc.
E la privatizzazione e dismessa dei beni nazionali non è andava avanti anche negli anni recenti, con Draghi o con il governo Monti ed altri? I politici italiani sono stati dipendenti e dirigenti di corporation, ci hanno mentito e sfruttati con la scusa del debito pubblico o dello spread (da essi stessi provocati).
Insomma, la politica dello struzzo non è utile alla crescita …e si dice anche che il medico pietoso fa la piaga purulenta, si potrà smettere di parlarne allorché si è riconosciuta l’origine del male. La politica, quella vera, è continuo aggiustamento alle situazioni presenti e superamento degli ostacoli che si incontrano lungo il percorso, altrimenti è semplicemente procedere con il paraocchi…