Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli
In una notte dell'anno 1496 accortosi Sante Paolini Fabro di Montefiascone, che nella sua Casa, e bottegha erano entrati i ladri, e che già li portavano via il migliore che avesse, volle risentirsi col gridare, e chiamare li vicini;
ma percosso da uno di quelli con una alabarda nel ventre, e per il gran squarcio, che li fece, uscire fuora l'interiora, cadde in terra moribondo.
Invocò egli con divoto cuore la miracolosa Imagine della Quercia, che si degnò mantenerlo in vita sino alla mattina, acciò tutto li popolo fosse spettatore della salute prodigiosa, che voleva rendergli.
Fatto dunque il giorno, venuti li garzoni alla bottega, e trovato il caso strano, chiamorno subito Medici, e Chirurghi, che vi accorsero con altra gente per medicarlo; ma riconosciuta la ferita profonda, gl'intestini offesi, annegriti e guasti giudicarno vana la loro opera, e miracolo, come fosse ancor vivo, pure lavategli le viscere dal sangue corrotto, e dalla terra, e accomodate al meglio, che fu possibile, lo riposero in letto, esortandolo tutti a ringraziare il Signore e la sua SSma Madre per avergli dato tempo; e che però si preparasse all'ultimo passaggio.
Non perse per tutto questo giammai la speranza di conseguir la salute, e dove mancò l'arte suplì questa gran Regina di grazie, a cui seguiva a raccomandarsi con maggior divozione; poichè il giorno ottavo perfettamente sano, venne da se medesimo a portare il suo voto, accompagnato da numeroso popolo soprafatto dalla maviglia di si gran miracolo.
Frate Nicolò Maria Torelli: Miracoli della Madonna della Quercia di Viterbo, in Viterbo 1793, pag. 167 a 168
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