Viterbo POLITICA CRI CRI CRI E NON E' LA CROCE ROSSA

Beppe Grillo

Ricordate la purtroppo “famosa” sparata di Beppe Grillo, quando acceso da fuoco catartico, durante un comizio elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, contro tutto e contro tutti disse che la sua modesta (sic!) persona andava oltre Hitler?

 

Tutti restammo sbalorditi. Sogno o son desto? Furore passionale (ma si può essere appassionati di Hitler??) oppure lapsus freudiano tra cyberutopismo ed internetcentrismo? Credo che sia buona la seconda.

E per non cadere in tentazione alla maniera di certi utili idioti, sarà bene ricordare alcune cose non tanto del’ex  comico genovese, ma della sua ombra, vale a dire di quella Casaleggio ed associati molto ammanicata con quei poteri forti, che solo a chiacchiere dice di voler combattere.

Volete una prova? A dare l’allarme e ad agitare le menti è stato Carlo Freccero, durante una puntata di Piazza Pulita, nel corso della quale facendo riferimento al video Pormeteus prodotto e diffuso dalla Casaleggio e Associati arrivò a teorizzare quanto segue: “Quel gruppo Bilderberg che Casaleggio cita all’inizio del suo film è un gruppo di cui fanno parte soci e componenti della Casaleggio & Associati. Come appunto Enrico Sassoon, esponente di primo piano. Ho sempre pensato a queste cose come ad una bufala pazzesca”.

E tuttavia, ci dice ancora Freccero “il fatto che la critica arrivi da persone molto contigue all’ambiente che viene demonizzato può suggerire parecchie ipotesi. Primo: il complotto è vero e va combattuto. Ma se va combattuto perché i suoi stessi critici vi partecipano? Secondo: il potere ha imparato a gestire l’opposizione.

La protesta non deve più essere un fatto spontaneo, anarchico, incontrollabile. E’ il potere stesso che la organizza e la disciplina nelle forme a lui più congeniali. Terzo: Casaleggio è un esperto di penetrazione virale sul net e Internet ha bisogno del complotto. Se il medium è il messaggio, anche il medium Internet va studiato e compreso. Torniamo ora alla figura di Casaleggio. Casaleggio è cattivo? E’ autoritario? Manipola il movimento?” .

Lascio ai lettori sviluppare le domande che Freccero si pone e pone ai suoi possibili ed ipotetici interlocutori. Come filo di Arianna tuttavia e per non perdersi nel Labirinto delle sirene, possiamo partire come punto di riferimento proprio dal film di cui parla Freccero, ovvero Prometeus, prodotto della Casaleggio & Associati, durante il quale compaiono frasi tratte da un libro scritto a due mani da Casaleggio e Grillo: “Prometeus donò il fuoco agli uomini contro il volere degli dei e per questo fu punito con il supplizio eterno. La rete si sta diffondendo in ogni aspetto della realtà come un incendio. I vecchi faraoni saranno seppelliti nei loro sarcofagi. Mummie del passato. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure”. (Casaleggio – Grillo: Siamo in guerra, Chiarelettere, 2011, p. 188).

“Siamo in guerra e la vinceremo. La rete è dalla nostra parte”. (casa leggio – Grillo, op. cit. p. 6). Certi slogan non vi ricordano quello hitleriano Gott mit uns, Dio è con noi?

E poi eccovi servita una bella sparata eco comunista: “La nazioni del G8 rappresentano il 65% dell’economia mondiale. Si può quindi tranquillamente affermare che sono le prime responsabili del surriscaldamento globale, della fame del mondo, delle diseguaglianze economiche, oltre che di un numero imprecisato di guerre e guerriglie di ingerenze negli affari di altri stati tramite le leve finanziarie, le pressioni diplomatiche, i media. I cittadini del mondo non hanno mai eletto alcun membro del WTO del G8”. (Casaleggio – Grillo: op. cit. p. 72).

Per poi proseguire sulla scia di un neo malthusianesimo d’accatto: “La nostra è a tutti gli effetti, la civiltà del petrolio. La crescita della popolazione mondiale è attribuibile alla diffusione del petrolio avvenuta alla fine dell’Ottocento. Prima sulla terra eravamo un miliardo. Si ipotizza che senza petrolio ritorneremo a due tre miliardi. Cosa ci aspetta? Esistono soluzioni? La diagnosi, quasi apocalittica, è purtroppo certa”. (Grillo – Fo – Casaleggio, Il grillo canta sempre al tramonto, Chiarelettere, 2013, p. 59).

La soluzione.. finale, la diasonosi, si fa per dire, ce la propone sempre il video futurologico prodotto dalla Casaleggio & Associati, Gaia: “2020: Inizio della terza guerra mondiale che dura vent’anni. Distruzione dei simboli dell’Occidente, Piazza S. Pietro, Notre Dame de Reims, Sagrada Familia, Uso di armi batteriologiche. Accelerazione dei cambiamenti climatici e innalzamento degli oceani fino a 12 metri, fame. Fine dell’era dei combustibili fossili; riduzione della popolazione mondiale ad un miliardo di persone. 2024: L’Occidente vince. La democrazia della rete trionfa”.

Pare di ascoltare i Testimoni di Geova in versione politica. Del resto la Casaleggio & Assolciati non ha mai smentito di avere fra le sue partnership la banca JP Morgan, a sua volta membro di quel gruppo Bilderberg, di cui, tra gli altri, fa parte la potente e ricchissima famiglia di banchieri Rockfeller, notoriamente finanziatrice anche presso l’ONU di tutte quei movimenti ed associazione, come il Club di Roma fondato da Aurelio Peccei, che promuovono a livello planetario politiche contro la famiglia e  per il controllo delle nascite.

Questi sopra accennati sono soltanto alcuni degli spunti che potrebbero guidarci alla scoperta di Grillo e soci. Altri e molto più interessanti potremmo trovarli nel volume di Roberto Dal Bosco, per i tipi di Fede & Cultura: “Incubo a cinque stelle. Grillo, Casaleggio e la Cultura della morte”.

Con un’avvertenza: guai a sottovalutare il pensiero! Come ci suggerisce il mito della Caverna platonico, e necessario sempre andare oltre la superficie, per vedere cosa si nasconde dietro l’ombra delle cose.

 Giuseppe Bracchi

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