Viterbo POLITICA SOGNATRICE
Sefania, Viterbo Nel Cuore!

Gentilissimi giornalisti e cittadini... chi Vi scrive è una semplice cittadina viterbese.

Una delle tante che osserva attonita quel che accade nella nostra comunità senza avere la possibilità (per ovvi motivi mediatici) di esprimere il proprio pensiero, che sia di disappunto o di approvazione.   

Una osservatrice, una “popolana”, una “populista” o forse una inutile sognatrice “papalina”. 

Illustrissimi rappresentanti della stampa, ma cosa sta succedendo a questa classe politica territoriale? Lo scenario è a dir poco disarmante. 

I “qualunquemente” di centrosinistra sono al mattatoio, poiché “San Giuseppe” è ormai fritto dopo 40 anni di potere assoluto e “Mastro” Enrico, in forma smagliante, spiazza tutti, suscitando ire delle cocche democristiane e amore incondizionato delle delfine regionali. Un fratricidio immondo e “glorioso”. Rispecchia palesemente quel che è accaduto e sta accadendo a livello nazionale. Un disastro di proporzioni bibliche.

I “qualunquemente” di centrodestra, altresì, sono in stato di coma perenne, con la gallina dalle uova d’oro (Tal “Sabate”) ormai ridotta all’angolo. Si dice che in democrazia viene premiato il risultato, il “suffragio” e la scelta degli elettori. A quanto pare questa è una “sacra” regola a cui Viterbo non intende sottostare. Sembra piuttosto che ci sia la corsa sfrenata alla pacca sulle spalle da parte del presidente del parlamento europeo che – di tanto in tanto – dispensa, beatifica e santifica, non sapendo una emerita “ci…a” della “questione” locale. Quell’area forzista (che ancora vive sulle nuvole) non si rende conto che l’era del “PADRONE” è finita!!!!

Forse, a dirla tutta, un certo terrore lo si scruta nei loro occhi. Si evince dal tentennar del nome a poco più di un mese dal voto. Saranno mica impauriti dal nuovo che avanza? Ovvero quel ragazzotto (poco più che quarant’enne) che sta spiazzando tutti! Il lombardo, il padano, il “tosto”, il cazzuto! E’ pur vero che la “reggenza” locale fa un po’ …o quasi pena!   

Poi ci sono i cosiddetti “pauperisti” a 5 etoile, i fantastici, i “dimaiani” che credono di cambiare il mondo senza sapere esattamente da quale parte cominciare. Figuriamoci cosa potranno fare a Viterbo. Una manciata di sindaci pentastellati in Italia e altrettante procure che indagano su di loro. Non sembrano poi così scaltri come intendono farci credere. 

Ed infine ecco spuntare le tante civiche di: Filippo Rossi, Chiara Frontini, Stefano Caporossi, Gianmaria Santucci e - dulcis in fundo - le magnifiche 7 (dell’avemaria). 

Rossi, ragazzo in gamba che (innegabilmente) un qualcosa ha fatto per questa sventurata città; la “progettista” Frontini, poco presente nelle alte sfere, ma per questo vale la pena provare; quel Caporossi, mai sperimentato in campo politico ma sicuramente spinto da buona volontà e le 7 (dicasi sette!) “sorelle” guidate da Lord Sergio Insogna che pare cerchino disperatamente un misero seggio con l’intercessione di Sua Maestà Re ex DC (la quarta minuscola gamba) Santucci.

Ecco dunque (al lordo dei “qualunquemente”) che ci troviamo di fronte a:

Un disastro annunciato nel centrosinistra;

Un naufragio in arrivo nel “cosiddetto” centrodestra;

Un uomo dello spettacolo e della cultura (Rossi) pronto al martirio per non si sa chi o cosa;

Una donna caparbia (la Frontini) che dovrebbe promettere bene (si spera) ma che (manifesti a parte) non si sta “favellando”;

E un imprenditore dalle note qualità umane (Caporossi)… il quale ci sembra difficile che (da solo) possa guidare una città complicata e “maledetta” politicamente come Viterbo.

E allora la domanda sorge spontanea … Perché tutti COSTORO non si mettono attorno ad un tavolo e cercano di pensare al bene della città?  

La politica è finita… Il credo partitico idem! Qualcuno dovrà pur prendere in mano questa DISGRAZIATA quanto dilaniata realtà! Sarà il caso che qualcuno si muovi??!! Noi cittadini siamo stanchi, disillusi e oramai disperati.

Ci hanno rotto letteralmente le “balle”. E’ brutto e dannato (e non meritato) vivere da desaparecidos in quel della Tuscia.

Che qualcuno riprenda in mano Viterbo, la seconda “comunità” vaticana dopo Roma, una delle più affascinanti al mondo a livello medievale e con un patrimonio giovanile invidiabile!

Occhio signori, togliete i “qualunquemente” dalle scatole poiché sono loro ad aver distrutto il sistema nevralgico di questa città, con le liti funeste, i tavoli segreti, le riunioni top secret, le rese dei conti, gli sgarri insanabili, l’odio accecante, gli orgogli debordanti e la guerra delle poltrone.              

Un consiglio a coloro che non fanno parte della solita “casta”, che vogliono realmente cambiare un patrimonio universale come Viterbo, varate al più presto un piano di grande RIVOLUZIONE sociale che parta direttamente dalla gente comune e non dai soliti noti!

E’ necessario, anzi VITALE!!!!

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