Viterbo POLITICA

Il deputato dem al seminario sulla cooperazione e il terzo settore organizzato da Legacoop.

"Le cooperative sociali e le imprese sociali tengono insieme i servizi, l'inclusione sociale, il tessuto economico. Rappresentano una dimensione cruciale della nostra economia che va salvaguardata. Il loro ruolo, che spesso sopperisce ai vuoti del pubblico, va rivendicato perché, al di là di singoli episodi di corruzione, parliamo di un tessuto sano della nostra società".

Così ha detto Alessandro Mazzoli, deputato del Partito democratico, partecipando questo pomeriggio al seminario “L’affidamento dei servizi alla cooperazione sociale” e alla tavola rotonda Forum terzo settore Lazio, organizzato dalla Legacoop in Camera di Commercio.

"Abbiamo ereditato una normativa che, tra codice degli appalti e regolamenti, era composta da circa 600 articoli e 15 allegati, oltre alle leggi antimafia. Una mole enorme di regole che non ha aiutato la trasparenza e il rispetto della legalità. Solo con norme chiare e puntuali - ha ricordato parlando del nuovo codice degli appalti e della riforma del terzo settore - si combatte la corruzione. Oggi il nuovo codice degli appalti è costituito da 220 articoli e dalle linee guida dell'Anac. Questo è lo spirito delle riforme portate avanti da Governo e Parlamento, frutto di un enorme sforzo per la semplificazione e la trasparenza, anche in difesa del sistema delle piccole e medie imprese, come da indicazioni della Commissione europea".

"Siamo anche intervenuti – ha continuato – per ottenere la qualificazione della programmazione, stabilendo che vada a gara solo il progetto esecutivo, ma anche la qualificazione e la riduzione delle stazioni appaltanti che dovranno scendere da 32mila a 6mila. Ritengo inoltre molto positivo che nel nuovo codice degli appalti sia prevista una specifica sezione dedicata al settore dei servizi sociali, in cui si chiarisce che va eliminato il meccanismo del massimo ribasso per premiare, invece, la qualità del progetto senza comprimere sul costo del lavoro.

Su molti punti è già intervenuto un decreto correttivo per accompagnare di più e meglio il passaggio dal vecchio al nuovo codice degli appalti. Nei prossimi mesi proseguirà comunque la fase di monitoraggio da parte di Governo, Parlamento e Anac che consentirà di valutare ulteriori punti di criticità per agevolare il lavoro della pubblica amministrazione e delle imprese".

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