Roma POLITICA
Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia
L’8 luglio a Grisciano di Accumoli "I cittadini stanchi terremotati dei territori di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo" lanceranno un importante grido di dolore che denuncerà l’abbandono di un’intera area e le menzogne di Governo e Regione che hanno lasciato da sole e nell’illusione di una celere ricostruzione intere popolazioni.
A distanza di quasi un anno da quel terribile terremoto che ha devastato l’Italia centrale e la vita di migliaia di persone, nulla o quasi è stato fatto per il post-sisma. Le macerie sono ancora tutte lì, i tempi di rientro si allungano di giorno in giorno, non si incentiva la ripresa economica sostenendo le piccole e medie imprese locali, ci sono 5300 sfollati e le soluzioni abitative d’emergenza sono state assegnate ma non consegnate.
Il patrimonio artistico e architettonico è andato distrutto anche per gli incredibili ritardi negli interventi di manutenzione, e i terremotati denunciano anche il mancato rispetto dei loro cari estinti, con semplici teli di plastica per le coperture dei defunti mentre non c’è traccia di container a protezione delle bare. La situazione è drammatica anche dal punto di vista dei servizi della sanità pubblica e della viabilità, con intere aree tagliate fuori dalla circolazione veicolare. Gli agricoltori e i loro animali sono allo stremo e le zone del cratere sismico si stanno lentamente spopolando, e non solo quelle colpite direttamente dal terremoto.
Il presidente Zingaretti e il governo Gentiloni, con la loro incapacità e il lassismo di un intero stato, devono assumersi le responsabilità di una ricostruzione post-sisma praticamente inesistente, fatta solo a parole o a favore di telecamera.
L'8 luglio i cittadini, rabbiosi e stanchi, di un territorio martoriato faranno sentire la voce di un popolo distrutto sotto tanti punti di vista, ma non disponibili a farsi calpestare nella propria dignità chiedendo un altro futuro.
