Viterbo POLITICA
Avv. Stefano Andrea Marini Balestra
Non mancavano già le castronerie nel “Disegno di legge di revisione costituzionale” sottoposto a Referendum popolare il prossimo 4 Dicembre (ma sarà ancora questa data ?) come abbiamo già evidenziato nei giorni passati che all’art. 73 ne compare un altra.
Recita infatti il “nuovo” testo che leggi elettorali (cioè quelle che disciplinano “L’elezione dei membri della Camera dei Deputati e del Senato”) possono essere sottoposte, prima della loro promulgazione al giudizio preventivo di legittimità da parte su ricorso motivato……”
In poche parole, ogni legge che regolerà la nostra facoltà di eleggere i Deputati (non in senatori che si votano tra loro), sarà vagliata dalla Corte Costituzionale, quindi la magistratura diventerà legislatore.
Pensate ad una Corte costituzionale i cui membri vengono eletti dai parlamentari di cui una parte, quelli della Camera, prima come candidati “nominati” poi in soprannumero per il premio di maggioranza al partito vincitore (tale è la legge Italicum in vigore) e da senatori autoeletti tra gli amministratori delle Regione e Comuni, come possa essere asservita al “potere” quanta garanzia possa dare in un giudizio di legittimità costituzionale.
Le ragioni del NO non risiedono su motivi politici, ma su motivi tecnici costituzionali, quindi non si creda che la riforma proposta sia il viatico di tempi migliori, mentre lo sarà solo per l’enorme confusione che creerà.
Avv. Andrea Stefano Marini Balestra
