Viterbo LIBRI e VIDEO
Stefano Stefanini vicedirettore di Newtuscia.it

Successo di pubblico alla presentazione del libro di Giovan Battista Brunori. "Benedetto XVI Fede e Profezia del primo papa emerito della storia". Umiltà e grandezza del Pontefice.

Ha registrato un pieno successo di pubblico la presentazione del libro di Giovan Battista Brunori " Benedetto XVI Fede e Profezia del primo papa emerito della storia ", organizzato dalla Diocesi di Viterbo, con l'Unione Cattolica della Stampa Italiana,.

Con il collega Giovan Battista Brunori, vice capo redattore e vaticanista del TG2, il testo è stato presentato da padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede dal 2006 al 2016 e autore della prefazione del libro.

Il Vescovo di Viterbo, mons. Lino Fumagalli ha formulato i saluti introduttivi dopo la presentazione di don Emanuele Germani, direttore dell'Ufficio Stampa della Diocesi di Viterbo.

Le conclusioni del dibattito - moderato da Pierluigi Vito, giornalista di TV 2000 - sono state condotte dal presidente dell'UCSI di Viterbo, Mario Mancini, con il richiamo alla stagione del Concilio Vaticano II e alla attualità dell’esperienza post-conciliare del dialogo tra culture e religioni, per il progresso integrale dei Popoli.

Nei vari interventi di saluto, è stata ricordata la visita di papa Benedetto a Viterbo e Bagnoregio il 6 settembre 2009 , in cui tenne nella suggestiva Valle di Faul una profonda catechesi su come vivere coerentemente il Vangelo, con la famiglia umana al passo con i tempi. A Bagnoregio, rammentando la sua Tesi di Dottorato, papa Benedetto pronuncio' a proposito della Teologia della Storia affermata da San Bonaventura: "spira già il soffio di un tempo nuovo, in cui il desiderio dello splendore dell'altro mondo e' plasmato da un profondo amore per questa terra ....alla chiesa che spera nella pace per un giorno avvenire e' affidato l'amore per il presente ", da perseguire con l’impegno della Fede e della Ragione.

In vista del novantesimo compleanno di Joseph Ratzinger, il 16 aprile 2017, Giovan Battista Brunori ha offerto al lettore una corposa quanto scorrevole biografia del primo papa emerito della storia, evidenziandone il solido e durevole contributo da lui lasciato alla Chiesa: un apporto più profondo, solido e durevole, di quanto molti abbiano finora compreso.

Giovan Battista Brunori, vicecaporedattore esteri e vaticanista del Tg2, che ha apprezzato particolarmente l’iniziativa riproponendosi di scoprire in futuro le peculiari bellezze della “città dei Papi” sollecitato dalle domande del moderatore Pierluigi Vito, giornalista di TV 2000,   ha tentato di delineare i tratti salienti dell’esperienza umana, sacerdotale, di uno dei maestri di pensiero teologico e filosofico, come Pastore della chiesa universale, operaio nella Vigna dell’Unico Maestro, talvolta non capito, osteggiato, temuto, definito Panzerkardinal nonostante la sua finezza intellettuale.

I relatori hanno notato come il lettore venga condotto a conoscere l’esperienza umana e spirituale di un enfant prodige della teologia, dalla formazione nella sua amata Baviera, ove con la sua famiglia apprezza particolarmente la religiosità popolare e la cura per la Liturgia Sacra fino al ritiro nel monastero Mater Ecclesiae. Attingendo alle memorie dello stesso Ratzinger e del fratello Georg, ai documenti ufficiali e alle tante interviste fatte negli anni a testimoni pubblici, Brunori riesce a evidenziare come Benedetto XVI sia stato più un papa del pensiero che del gesto, papa teologo e professore più che papa di governo.

Rigoroso prefetto della Congregazione della dottrina della fede, Ratzinger intende difendere la fede dei semplici e avviare un faticoso processo per rimuovere la sporcizia nella Chiesa. Si batte contro la dittatura del relativismo e la marginalizzazione della religione nel mondo contemporaneo. Nonostante errori della curia, di cui il papa si carica – lasciando tutti attoniti – ogni responsabilità, nonostante crisi e scandali che ne oscurano temporaneamente il messaggio, la profezia di Benedetto XVI resta forte, nitida e di straordinaria attualità: la vera crisi della Chiesa “è appena incominciata. […] Ma la Chiesa conoscerà una nuova fioritura e apparirà agli uomini come la patria, che ad essi dà vita e speranza oltre la morte”.

I relatori hanno sottolineato come il volume di Brunori abbia il merito di non rimanere coinvolto in quella diatriba tra tradizionalisti e riformatori, spesso ideologizzata, che vuole contrapposti, come paladini dei due schieramenti, Benedetto XVI e papa Francesco, anzi, Joseph Ratzinger, prima come fine teologo nel pontificato di San Giovanni Paolo II, poi da pontefice nelle sue Encicliche ha sviluppato temi teologici e pastorali di rinnovamento nella continuità, esaltate poi da papa Francesco, per il rapporto dell’Uomo con Dio, il Creato come Casa Comune , la lettura e l’impegno del cristiano nella Storia individuale e collettiva dei nostri tempi.

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