Ferento EVENTI

 

"Le quattro stagioni", performance di teatro, musica e danza con le coreografie di Fredy Franzutti, le musiche di Antonio Vivaldi e John Cage danzate dai solisti del Balletto del Sud accompagnati dalle poesie di Wystan Hugh Auden recitate da Andrea Sirianni, andrà in scena domani sera, martedì 7 agosto (ore 21,15) nell'incantevole scenario dell'antico teatro romano di Ferento.

"Le quattro stagioni" è il 30° spettacolo che il coreografo Fredy Franzutti realizza, nel 2012, per il Balletto del Sud, oggi una delle compagnie più apprezzate del panorama nazionale.

L'argomento trattato utilizza le stagioni per riflettere sulle fasi della vita dell'uomo.

Le stagioni della vita o meglio dei sentimenti non sono dettate da mutamenti repentini scadenzati da giorni precisi del calendario, ma sono legate  alla reazione emotiva de "l'uomo collettivo" agli eventi che accadono.

Per sostenere la tesi Franzutti affida la legazione dei quadri danzati ai versi del poeta inglese (americanizzato nel 1939) Wystan Hugh Auden e alla sua analisi, spesso “peggiorista” – attributo che Auden aveva coniato per sé - della società dell'uomo comune definito “l'ignoto cittadino”. I testi sono interpretati dal valido attore Andrea Sirianni spesso impegnato in produzioni di arti integrate e melologhi.

Alle note familiari di Vivaldi si alternano in contrasto le a-melodie ritmate di John Cage che non solo ci portano alle esigenze dell'uomo moderno (al dissapore e all'amarezza che il confronto con la società ha generato), ma anche alle straordinarie potenzialità espressive di questa età dell'ansia che abbiamo chiamato contemporaneità.

Se dunque la personale primavera è il rapporto con l'amore, il calore dell'estate è l'allegoria dell'immobilità, intesa come inabilità e incapacità di cambiamento, o come disinteresse delle disgrazie altrui (come nell'Icaro del fiammingo Pieter Bruegel).

L'autunnale caduta delle foglie e l'arrivo della pioggia insistente ci riporta alla routine dei pendolari, al modo pratico e consueto di procedere nell'attività quotidiana. Il rumore dei tuoni ci rinnova la paura delle persecuzioni, l'ingiallimento della natura rimanda alla consapevolezza d'appartenenza ad una società incline al marcire e spaventati dall'oscurità delle nubi, perché non vediamo dove stiamo, ci sentiamo (come scrive Auden) persi in un mondo stregato, bambini spaventati dalla notte.
Il gelo invernale cala con la morte: la fine del rapporto, la morte del compagno di viaggio, la morte della persona amata. La morte che rende inutile qualsiasi reazione. “Tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi. Perché niente servirà più a niente”
Ma le stagioni delle emozioni, come le stagioni metereologiche, non durano per sempre e anche quelle (anche se non con una progressione regolare, continua e prevedibile) ritornano, si alternano, ci sorprendono: E dopo il gelido inverno di un terribile lutto può ritornare una primavera d'amore.
Scopriamo che l'alternarsi delle stagioni delle emozioni altro non è che la vita in una società con la paradossale centralità riservata a chi non conta nulla – quei cittadini ignoti che il potere modella come cera, l'industria sfrutta come servi e l'arte canta come eroi.

Le scene sono di Isabella Ducrot, esponente di un personale astrattismo coloristico, le luci di Piero Calò.

"Lo spettacolo ha più di un motivo di interesse - scrive Marcello Paoni - perché le Stagioni sono intervallate da testi recitati del poeta Wystan Auden e citazioni di musiche registrate di John Cage che fu autore, ricordiamolo, di quasi tutte le musiche per la compagnia di Merce Cunningham; per le scene, che sono dipinte da Isabella Ducrot, nota artista romana sensibile alla contemporaneità astratta; per l'impegno di ricerca e qualità della compagnia di Fredy Franzutti, che si presenta con uno spettacolo inusuale e originale" .

Marcello Panni

   La stagione di spettacoli a Ferento, organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, assegnatario del bando del Comune di Viterbo, con la direzione artistica di Patrizia Natale, è realizzata in collaborazione con Archeotuscia onlus, TusciaE20 , e con il sostegno di Ance.

Per tutte le informazioni in merito agli spettacoli contattare il 335 474640. Per informazioni riguardanti la biglietteria contattare invece il 328 7750233. Info e aggiornamenti su www.teatroferento.it, pagina Fb teatroferento e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo.

 

 

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