Vitorchiano EVENTI CON MOGOL
Mogol
(Foto di Riccardo Spinella
www.fotovideolab.it)
Mogol - Alexia
Bellissimo concerto quello di sabato sera a Vitorchiano! “Sì viaggiare” con la Band del Cet di Mogol con la bravissima Carlotta e con la partecipazione straordinaria del grande Mogol.
Un inaspettato fuori programma, Mogol invita sul palco Giuseppe Anastasi (vincitore di Sanremo 2014 con il testo “Controvento” interpretato da Arisa) a cantare una sua bellissima canzone: “Trinacria” dedicata alla sua terra, la Sicilia. A seguire una bravissima e frizzante Alexia ha scatenato anche il Comitato Festeggiamenti San Michele Arcangelo in un coro sfrenato!
Pietro Bevilacqua intervista Mogol
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B. - Com'è nato questo sodalizio con Battisti? Come vi siete conosciuti?
- L'ho conosciuto perché ero amico di una ragazza francese molto carina, che si chiamava Christine.
Era una ragazza con cui andavo spesso a pranzo insieme in un ristorante li vicino agli uffici e ci trovavamo. Lei era francese, veniva da Parigi, faceva l'editrice di una società editoriale francese, era da sola, poi ha avuto una segretaria... e un giorno m'ha detto: “Ho trovato un ragazzo che scrive le canzoni...vorrei cominciare a trattare qualche autore italiano, vorrei fartelo sentire”...e dopo quindici giorni venne a trovarmi questo ragazzo, che c'aveva una testa!...era un ragazzo...che aveva vent'anni e mi fece sentire due canzoni che aveva scritto lui, le parole e la musica.
Io gli dissi: “Non sono gran che, è”...e lui mi disse: “Sono d'accordo” e mi fece un sorriso. Cosa assolutamente inconsueta, perché di solito quando dici ad un dilettante non sono gran che cominciano a tirar fuori: “...che piacciono a tutti, mi dicono perché non le mando a Sanremo...”...invece lui...mi ha fatto tenerezza questo fatto, che accettasse questo verdetto così duro, così duro.
Però io sono sincero, non sono capace di dire le balle e quindi proprio per non rendere il mio verdetto così duro, gli dissi: “Però vieni a trovarmi qualche volta, magari proviamo a scrivere una canzone insieme, non per l'editore, per vedere cosa salta fuori, io e te”. Lui venne trovarmi e io scrissi con lui una canzone che si chiamava “Dolce di giorno”, diceva: “Dolce di giorno fredda di sera tu sei come una statua di cera” e poi diceva: ”Tu sei una torta di panna montata tutta contenta di non essere stata mangiata”...sa...lui perseguiva altri scopi...e questa canzone insomma, così, qualcuno l'ha sentita.
E poi ho scritto un'altra canzone con lui, la seconda, durissima, che si chiamava: ”Per una lira”...una canzone dura, cattiva...”Per una lira vendo tutti i sogni miei...per una lira ci metto sopra pure lei” e poi diceva ancora più duro: “Ma siccome tu sei un amico non te lo dico”...quindi proprio...tremenda. La terza canzone, ed ecco quello che dicevo a proposito del talento che arriva insperato, è stata: “29 settembre”, la terza canzone è stata un capolavoro, una canzone straordinaria che ha stupito tutti e non era prevedibile che ci fosse una crescita musicale così importante, non era proprio prevedibile e invece c'è stata.
Quando io dico...nessuno può prevedere le possibilità che ha artistiche, nessuno...e quindi è logico siccome non è permesso a nessuno di prevederle è chiaro che tutti siano abbastanza pessimisti nei confronti di se stesso, no? Però in realtà poi accadono queste cose....
B. - Si rimane incantati di fronte a questi ricordi...a questa narrazione...
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Riccardo Spinella
(Foto di Riccardo Spinella www.fotovideolab.it)
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