Viterbo EVENTI

 Francesco Nagni, il Telegrafo, sulla facciata del Palazzo delle Poste di Viterbo
(foto Mauro Galeotti)

Omaggio a Francesco Nagni al Museo Colle del Duomo. 

Venerdì 30 settembre, alle ore 19:00, sarà inaugurata la mostra d’arte “Incontriamo il nostro tempo – omaggio a Francesco Nagni” presso il Museo Colle del Duomo di Viterbo: esporranno le loro opere gli artisti Luigi Fondi, Riccardo Sanna, Paolo Crucili e Paolo Carlo Monizzi.

In vista della conclusione del Giubileo della Misericordia, il Museo del Colle del Duomo vuole celebrare Francesco Nagni, in quanto artista contemporaneo viterbese dotato di grande spiritualità, oltre che di grandissimo successo.

In occasione di tale celebrazione, gli artisti hanno realizzato opere in omaggio a Nagni; inoltre, saranno presenti anche due storiche dell’arte, Cetty Parisi e Francesca Grani, che nei mesi scorsi hanno seguito due indagini sulle opere dell’artista conservate al museo.

La dott.ssa Parisi presenterà l’arte di Nagni con una relazione dal titolo “La spiritualità di Francesco Nagni rivive nell’anno del Giubileo della Misericordia”. La dott.ssa Grani, invece, dimostrerà come l’opera di un artista può tornare a vivere ed essere rielaborata anche grazie all’uso delle nuove tecnologie.

Durante la serata saranno proiettate immagini e suoni relative all’opera di Nagni e degli artisti coinvolti.

L’ingresso al pubblico sarà libero a partire dalle 19.00. La mostra sarà, poi, visitabile fino al 23 ottobre.

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Francesco Nagni

Sulla Piazza della Crocetta lungo la discesa a destra, prima che la strada raggiunga Via Mazzini, è la casa dove risiedette Francesco Nagni (7 Febbraio 1897 - 11 Luglio 1977), prima di trasferirsi in Via Genova. 

Illustre ed insigne scultore, eseguì numerose opere come il Monumento al maresciallo Diaz, a Napoli, al Vittoriano, nella Basilica di san Pietro a Roma, dove ha eseguito l’urna a Pio X e una delle porte d’ingresso assieme allo scultore Monteleone nel 1955 - 1956. Altri lavori, oltre che a Viterbo, sono presso le Suore di santa Zita a Roma e alla Galleria di Arte Moderna, ancora a Roma. 

Altre sue opere sono in Brasile, nella Cattedrale di san Paolo, con le Donne della Bibbia, in Canada e a Portorico. Fu accademico di san Luca, dei Virtuosi del Pantheon e socio onorario di varie accademie, tra le quali la Clementini di Bologna e la Cherubini di Firenze.

Tra le opere più note è la Dormitio Mariae Virginis realizzata nel 1938 per la Chiesa degli orfani di guerra di Amatrice. Di quest’opera ne esiste una versione nella tomba della famiglia Nagni, al Cimitero di san Lazzaro a Viterbo. Fu stimato artista dei papi Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI, quest’ultimo gli fece eseguire una statua di Pio XI che sostituì un lavoro eseguito da Pietro Canonica nella Basilica di san Pietro a Roma.

A proposito delle porte della Basilica, volevo ricordare che quelle antiche furono eseguite dal domenicano frate Antonio da Viterbo e, come scrive Scriattoli, su di esse si leggeva:

«Has portas ligneas fecit frater Antonius de Viterbio ordinis Predicatorum anno Domini 1433».

 

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