Avv. Andrea Stefano Marini Balestra

Che per l’amico Mattioli papa Francesco, al secolo Jorge Bergoglio, sia il migliore che la Provvidenza ci abbia regalato, c’è da osservare che questa sentenza la daranno i posteri, oggi è, e resta, un personaggio di rilevanza mondiale come nel nostro attuale secolo ve ne sono alcuni.

Nel recente, e di questo me ne sono confessato come cattolico praticante, non ho condiviso il pensiero politico di Papa Francesco, da me ritenuto troppo di rottura con la cautela proverbiale della Chiesa in materia di rapporti materiali e non spirituali.

In papa Francesco, non solo io, ma schiere di cattolici, non dico tradizionaliste per non classificare qualcuno, ma attente nelle prese di intempestive posizioni d’avanguardia della Chiesa che possano portare ad interpretazioni diverse sino al punto creare divisioni che proprio adesso non sono utili.

L’entrata a piè pari di Papa Francesco in alcuni scottanti problemi del nostro mondo, così come qualsiasi uomo politico, non è piaciuta ai più. Da Bergoglio i cattolici si aspettavano un aiuto verso la via del Signore che non passi attraverso dichiarazioni interpretabili a piacimento o no di qualcuno.

Indubbiamente un Cardinale venuto dalla fine del mondo, quindi dalla tormentata Argentina, non poteva essere un personaggio spirituale, ma certamente politico poco avvezzo alla diplomazia vaticana celeberrima per le sue capacità.

Frettolose innovazioni nel campo liturgico hanno pure disorientato chi delle fede cristiana cattolica se ne fa piano di vita.

Però. Papa Francesco negli ultimi tempi è diventato Papa.

Finalmente, non ci dà più sermoni di accoglienza a tutti i costi sui nostri territori martoriati da calamità di ogni genere: terremoti, eventi meteo eccezionali, piccole carestie e via dicendo, ma si è messo a ricordare, quindi affermare, la morale cattolica.

Le recenti uscite, ancorché colorate (“si tengono in casa animali, ma non si fanno figli”) sono nel solco della morale cattolica, cioè quella della procreazione narrata sin dalla Bibbia nel “crescete e moltiplicatevi” (Ge 1:26-29 (Es 21:12-14, 28; Nu 35:18-21, 31-33).

La procreazione è nel disegno divino, anzi un vero comandamento. 

Dio ci ha creato perché la stirpe da lui creata prosegua e perché sempre più gente conosca lo conosca come il Creatore.

Far figli, per la Chiesa cattolica è assicurare la volontà divina, quindi consentire la continuazione della specie per la prosecuzione del disegno divino. Un impegno per ogni cristiano.

Ecco perché Bergoglio ha fatto cenno alla esigenza che si procrei, magari lasciando indietro la cura negli animali. Splendide le sue parole domenica 9 scorsa nella Cappella Sistina in occasione del battesimo di bambini quando ha celebrato l’importanza del ruolo della famiglia.

Dio ha creato gli animali come aiuto all’uomo. 

Ci ha regalato migliaia di specie animali perché ne facessimo uso, ma non sostituirli a qualcuno della nostra specie. Cani e gatti, Dio ce li ha dati come aiuto. Non possono sostituire l’amore per essi con quello dei nostri simili. Sarebbe un amore bestiale, non umano.

Ben vengano i nostri amici a quattro zampe nelle nostre case, ma assolutamente le carezze ed il benessere che gli diamo non potrà mai sostituire quello verso i nostri simili. 

Per me, spendere denaro per il benessere di un cagnolino e non destinare almeno altrettanto ad un povero cristo che soffre la fame è peccato. Anche grave.

Papa Bergoglio ricorda alle donne il valore della maternità non per far ottenere a qualche avere 8milioni di baionette a qualche Stato, ma nemmeno per avere soldati di Cristo, ma per descrivere l’insegnamento divino che nel Vangelo narra della famiglia di Betlemme che diede i natali al Cristo, quindi, che la nascita e la procreazione, solennizzata nel Natale, sia la partenza di ogni passaggio della vita umana, non solo materiale, ma spirituale.

L’amico Mattioli, spero non attratto dal blatero delle femministe che hanno tacciato a livello internazionale Papa Francesco come maschilista che riduce il ruolo della donna come marginale nella società essendo buone solo far figli, bene fa nel ritenere il Pontefice dono della Provvidenza perché come lui progressista nel pensiero politico, però lo bacchetta come vero interprete della dottrina cattolica di cui per funzione datagli dallo Spirito Santo, finalmente si è dimostrato dare dai mesi scorsi.

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L'articolo del sociologo Francesco Mattioli a cui fa riferimento l'avv. Marini Balestra

Mattioli: Francesco è il miglior pontefice che la Provvidenza ha messo sul nostro cammino

 

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