Viterbo CRONACA garantire un sistema di gestione delle potature

 

Coldiretti Viterbo, dopo le novità normative che hanno riguardato l’intero Paese, arrivate dopo la grande sensibilizzazione operata da Coldiretti a livello nazionale, ha affrontato nuovamente la questione della gestione controllata dei residui vegetali mediante combustione sul luogo di produzione.

Infatti, per essere in linea con gli aggiornamenti legislativi, e per garantire un sistema di gestione delle potature al fine di evitare rischi per l'ambiente e ridurre la propagazione di incendi e anche per favorire la diminuzione dei trattamenti chimici, la Federazione provinciale della Tuscia ha predisposto una bozza di ordinanza che è stata inviata ai sindaci di tutti i comuni della provincia di Viterbo.

La lettera con l’ordinanza, firmata dal Direttore di Coldiretti Viterbo Andrea Renna e dal Presidente della stessa Mauro Pacifici, invita le amministrazioni comunali ad approvare a livello locale le corrette modalità della combustione sul luogo di produzione del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture di vigneti o uliveti.

Coldiretti ricorda che la combustione in loco rappresenta una tradizionale pratica agricola che mineralizza gli elementi contenuti nei residui organici, determina un controllo indiretto delle fonti di inoculo, evita la propagazione delle fitopatie, riducendo o eliminando la necessità di trattamenti chimici. Una pratica agricola millenaria, erroneamente divenuta penalmente perseguibile.

Ora il governo ha posto rimedio, permettendo, a determinate condizioni, la combustione dei residui vegetali. “La norma (articolo 14, comma 8, lettera b, del decreto legge 24 giugno 2014, n.91) precisa che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti quando si brucia in loco materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture” ricorda il direttore Renna.

“In particolare per tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere in aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente per territori” precisa il Presidente Pacifici.

In sostanza, la bruciatura delle norme non è reato e tutti i Comuni della Tuscia devo averlo chiaro e agire di conseguenza, a tal fine l’invio della lettera di Coldiretti Viterbo a tutti i Sindaci e loro amministrazioni nella provincia.

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