Montefiascone L'OPINIONE
Giuseppe Bracchi – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Migranti agli inizi del 1900

“E’ responsabilità delle autorità pubbliche esercitare il controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune.

L’accoglienza deve sempre realizzarsi nel rispetto delle leggi e quindi coniugarsi, quando necessario, con la ferma repressione degli abusi”. Dichiarazione di Matteo Salvini? No. Il brano è tratto dall’Esortazione Apostolica post Sinodale “Ecclesia in Europa” di Giovanni Paolo II, 28 Giugno 2003.

E a ben vedere e senza tanti giri di parole, mi pare che il Ministro degli Interni Salvini ha operato (consapevolmente o meno, poco importa) proprio tenendo a mente i principi ispiratori giovanneo paolini, appena citati, davanti ad una immigrazione senza regole, illegittima ed illegale. Certo la sinistra pro invasione ed i sedicenti intellettuali del pensiero unico non perdonano a Salvini il fatto di voler interrompere i lucrosi affari che si nascondono dietro i cosiddetti interventi umanitari.

Lo stesso ammiraglio Fabio Caffio, esperto del diritto del mare, intervenendo sulla vicenda della nave Aquarius, è stato di una chiarezza lungimirante: “Le navi ONG sono mercantili ed i mercantili possono girare a condizione di non essere coinvolte nel traffico dei migranti. Il traffico diventa offensivo sé relativo al trasporto di migranti. E’ chiaro che trattandosi di persone che cercano di andare dall’altra parte del Mediterraneo si tratta di un traffico irregolare. Quindi si tratta di persone che stanno violando la legislazione dello stato verso il quale sono diretti. Infatti qui entra in gioco un problema di ordine pubblico”. Peraltro a bordo dell’Aquarius “non ci sono epidemie in corso né imminenti pericoli di vita. Una nave che è in questa posizione è contro le norme interne dello Stato di navigazione. Ergo, il Ministro dei Trasporti può interdire l’accesso alle acque territoriali e quindi anche ai porti perché si configura una violazione delle norme inerenti l’ordine pubblico”.

La stagione delle ONG nasce successivamente al Progetto Mare Nostrum, che inizialmente e prima della riforma, aveva scopi legati ad operazioni di polizia e di assistenza, non di salvataggio. Anche se, a parere di chi scrive, il più delle volte, certe operazioni più che di salvataggio sembrano concordate.

Detto questo e ritornando a quel principio del Bene comune così bene espresso e configurato nell’Esortazione apostolica giovanneo paolina, Ecclesia in Europa, sono ben altre le domande che dovrebbero suscitare certe vicende come quelle legate alla nave Aquarius. Per esempio: cosa ci facevano minori non accompagnati (quanti ha poca importanza) sulla nave? Chi li ha fatti salire? Con quali scopi dovevano raggiungere l’Italia? Chi ha pagato il trasporto? Cosa è stato loro promesso e da chi? Che fine faranno?

Una seria politica per l’immigrazione che tenga conto, per l’appunto, del bene comune, sia degli Stati ospitanti, ma soprattutto dei migranti stessi, non dovrebbe prescindere dal porsi queste domande. Mi è sembrata sospetta poi la presenza a bordo dell’Aquarius di giornalisti e fotoreporter, due delle quali spagnole (guarda caso proprio lo Stato dove la nave si sarebbe poi diretta), pronte a raccontare la loro verità sulla vicenda, magari stigmatizzando il ruolo della Lega e dei Cinque Stelle come antesignani del nuovo governo razzista e xenofobo che avanza in Italia. Coincidenza o destino?

A pensar male è peccato, diceva il divo Giulio, spesso, però, ci si indovina.

E così, alla fine, dal Vaticano a Macron, passando per la Merkel, si sono sentiti tutti un po’ Salvini ed è arrivato il contrordine compagni. Forse (il condizionale è d’obbligo), anche fra costoro sul tema dell’immigrazione comincia a farsi largo l’idea che sia meglio la certezza del diritto ed il rispetto delle regole. Gli italiani e gli europei lo hanno capito da un pezzo, usando il buon senso e lasciando, invece, l’uso dei luoghi comuni ai soliti manutengoli ed ideologi dell’accoglienza a prescindere, senza sfumature, ma che proprio per questo, da oggi in poi, potrebbe essere un’ideologia con le ore contate.

 

 

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