Viterbo CRONACA
Riceviamo dal presidente dell'ACLI provinciali Viterbo e pubblichiamo
Egregio Signor Sindaco, ancora ieri, predisponendo i mod. ISEE ed aiutando chi ne ha bisogno nella compilazione della domanda per le case popolari, ci siamo trovati di fronte a Cittadini che non avevano i soldi per poter acquistare la marca da bollo richiesta dagli uffici per tale domanda e quelli per la spedizione raccomandata con A.R.
Da tempo segnaliamo tale incongruenza, consistente nel far pagare 16 euro e le spese di spedizione a chi ha difficoltà a comperare il pane.
A volte abbiamo aiutato direttamente… a volte indirizziamo ai Servizi Sociali o alla Caritas.
Però, avendo fatto un’ampia ricerca, siamo in grado di segnalare che SOLO IL COMUNE DI VITERBO ( almeno tra i diversi che abbiamo interpellato) pretende la marca da bollo sulla domanda.
Nessuno nel Lazio richiede ciò, a cominciare da Roma, ma anche Latina, Formia, Rieti ec.
Anche a Siena, Firenze, Napoli le domande vengono presentate senza bollo.
Il TOP è BOLOGNA che fa presentare le domande attraverso i patronati NON facendo spendere nemmeno i soldi per le raccomandate.
Possibile , signor Sindaco, che gli unici rispettosi della legge in Italia sono i viterbesi?
Le segnaliamo l’inconveniente perché possa al più presto provvedere a mettere Viterbo in linea magari con BOLOGNA.
RingraziandoLa per l’attenzione ed In attesa di Sua cortese risposta porgo distinti saluti.
Al Signor Sindaco
p.c. All’Assessore ai Servizi Sociali
Comune di Viterbo
Il Presidente
Renzo Salvatori
