Vasanello CRONACA

Qualche tempo fa, abbiamo appreso, ma solo dai siti internet, del buon esito di "Amala Amatrice" iniziativa promossa dal Comune di Vasanello, in collaborazione con le associazioni paesane, di solidarietà con le vittime del terremoto del 24 agosto. E siamo venuti a sapere, sempre dai siti, anche se avevamo partecipato attivamente all'iniziativa, di aver raccolto 9.500 euro con tre cene di solidarietà.

E fino a qui tutto bene. Certo, un po' d'amarezza restava per la gestione, diciamo autarchica, della comunicazione ma senza stare troppo a sottilizzare ne abbiamo preso atto. Del resto, tra gentiluomini, mica si sta a guardare la forma! E poi quei soldi servivano per l'emergenza e quindi abbiamo pensato che fosse importante e necessario agire con tempestività: decidere, tutti insieme, a chi destinare il ricavato ed effettuare il bonifico.

Semplice, diretto ed immediato. Proprio quello che serve in casi di questo genere. Purtroppo però, da allora, e sono passati più di 15 giorni, non è successo ancora nulla. I soldi giacciono immobili da qualche parte e l'epilogo di questa vicenda è rimandato a data da destinarsi.

Noi, da parte nostra, abbiamo provato a sollecitare l'amministrazione comunale per ben due volte, il 17 e poi, di nuovo, il 24 settembre con mail certificata - che il sindaco si sa, ci tiene molto alla correttezza burocratica (degli altri) - ma non è successo niente. Poi, improvvisamente, lunedì 26 alle 18,30 circa è arrivato, a noi come a tutte le altre associazioni, un sms di convocazione per la sera stessa, alle 21,30. Cioè, con un anticipo di sole tre ore.

E, infatti, molte associazioni non hanno potuto presentarsi e la riunione è saltata. Ad ogni buon conto il sindaco non c'era e neanche l'assessore competente. I presenti ci hanno assicurato che l'indomani avrebbero provveduto a comunicarci la data del prossimo incontro ma, da allora, dell'avviso non si è avuta alcuna notizia.

Stamattina poi, e siamo al 30 settembre, colpo di scena: un sms ci convoca, martedì 4 ottobre, per decidere la destinazione dei fondi raccolti per i terremotati. Certo, tutto è bene quel che finisce bene ma in ogni caso se ne vanno altri giorni e tutta la vicenda rischia di sfiorare il ridicolo.

Al momento, quello che si può senz'altro affermare è che la gestione dell'evento è stata quanto meno superficiale, e approssimativa, tanto che c'è da sperare che il metodo non venga applicato anche al resto dell'azione amministrativa. Un caso, si spera, frutto di incomprensioni e contrattempi, che però giustifica la nostra preoccupazione e legittima le richieste di chiarimento inviate.

Inoltre, se non per obbligo di trasparenza quanto meno per correttezza istituzionale, sarebbe necessario rendere pubblici i resoconti delle serate, magari con semplici locandine da appendere nei bar. Ma di questo avremo modo di riparlare. Noi a questo punto auspichiamo solo un esito rapido e positivo della vicenda; del resto si tratta di fare due conti, una semplice operazione aritmetica: sottrarre le spese dal ricavato e versare quello che resta su un conto corrente. Tutto qui. Semplice e veloce. Aspettiamo fiduciosi questo momento.

La Poderosa

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