FOTO DELLA MIA SPLENDIDA FAMIGLIA

  • Sara, Orietta e Matteo

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La prima biografia dedicata a Mons. Simone Medichini è frutto di tre anni di lavoro dei ricercatori Micaela Merlino ed Angelo Capuzzi, che hanno studiato analiticamente la figura e l’opera di questo importante personaggio, soprattutto grazie alla consultazione del “Diario pel Capitolo di S. Angelo”, redatto quasi giornalmente proprio dal Medichini, e di molti altri documenti d’Archivio. Il libro di 400 pagine è diviso in 4 Sezioni, si compone di 10 Capitoli e di alcune Appendici.

La “Presentazione” è stata curata dal Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli, l’ “Introduzione” è a firma del Prof. Luciano Osbat Direttore del CEDIDO (Centro di Documentazione per la Storia e la Cultura Religiosa a Viterbo), e il libro ospita anche un articolo scientifico scritto dal Geologo Giancarlo Ventura.

L’opera, fortemente voluta pure da Don Giovanni Berni, ex Parroco di Villa San Giovanni in Tuscia, e da Don Giuseppe Giulianelli, ha ricevuto il Patrocinio della Curia di Viterbo, della Provincia di Viterbo e del Comune di Villa San Giovanni in Tuscia.

In essa vengono ricostruite le tappe più importanti della lunga vita di Don Simone Medichini, dalla nascita a San Giovanni di Bieda (odierna Villa S. Giovanni in Tuscia) nel 1831 fino alla morte avvenuta a Viterbo nel 1916.

Determinato fin dalla fanciullezza a seguire la sua vocazione sacerdotale, dopo i primi studi a Capranica presso Don Tommaso Porta, Don Simone studiò nel Seminario Vescovile di Viterbo.

Nel 1853 vinse il Concorso di ammissione al prestigioso “Seminario Pio”, fondato in quell’anno da Papa Pio IX per accogliere i migliori alunni delle Diocesi dello Stato della Chiesa, e qui conseguì le lauree in Teologia e in “Utriusque Iuris” (Diritto Canonico e Diritto Civile).

Fu ordinato sacerdote a Roma nel 1854, poi finiti gli studi tornò a Viterbo, dove nel 1860 fu nominato Parroco Priore della Chiesa di S. Angelo in Spatha, una delle più importanti della città, che resse per 55 anni.

Il Vescovo Gaspare Bernardo Pianetti gli affidò l’insegnamento della Teologia Dogmatica nel Seminario Vescovile di Viterbo, dove ricoprì poi anche le cattedre di Fisica e di Archeologia, e fu pure Prefetto agli Studi.

Serio ed appassionato studioso di Geologia, fece una meticolosa serie di osservazioni circa la temperatura dell’acqua del Bulicame di Viterbo, e i risultati di questo studio furono pubblicati nel 1904 nella rivista “Memorie della Pontificia Accademia Romana de’ Nuovi Lincei”.

Con eguale passione e preparazione si dedicò agli studi di Meteorologia, e fu amico e collaboratore di importanti scienziati del suo tempo, quali Padre Francesco Denza, Padre Angelo Secchi, Don Giuseppe Mercalli e il Prof. Michele Stefano De Rossi.

Nel 1881 insieme al Vescovo Gaspare Bernardo Pianetti fondò il primo Osservatorio Meteorologico nel Seminario di Viterbo, di cui divenne Direttore.

Per meriti scientifici fu nominato Socio Corrispondente dell’ “Accademia dei Nuovi Lincei”, del “Bullettino del Vulcanismo Italiano e di Geodinamica generale”, fondato dal De Rossi, e del “Bullettino della Pubblica Istruzione”. Sempre a Viterbo fu Socio fondatore dell’ “Accademia degli Ardenti”, della “Commissione di Storia Patria” e dell’ “Accademia Leone XIII”.

Nel 1867 diede il suo prezioso sostegno a Mario Fani e agli altri soci, tra cui suo fratello Alessandro Medichini, nella fondazione del “Circolo di Santa Rosa”. Sacerdote dalla vasta erudizione, si dedicò con amore anche allo studio della Storia e dell’Archeologia locale.

Scrisse una ben documentata storia della chiesa di S. Angelo in Spatha, pubblicata molti anni dopo la sua morte dal Prof. Costantino Zei, e un breve scritto circa la storia e l’archeologia di San Giovanni di Bieda, nonché dedicò altre ricerche ad importanti personaggi storici viterbesi, e ad altri aspetti dell’antica cultura locale.

Molto devoto alla Beata Vergine Maria di Lourdes, fece costruire in suo onore una cappella all’interno della chiesa di S. Angelo in Spatha e fondò l’omonima Confraternita.

Desiderando restare nella sua parrocchia e con i suoi parrocchiani, per i quali era un sicuro punto di riferimento spirituale e morale in tempi molto travagliati per la Chiesa, rifiutò la carica di Vescovo di Acquapendente.

Nel 1915 Papa Benedetto XV, grato per l’esemplare missione pastorale svolta con grande zelo e per così lungo tempo, lo insignì del titolo onorifico di “Prelato Domestico di Sua Santità”.

Il 23 Giugno scorso nell’ambito delle manifestazioni promosse ed organizzate dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini” per commemorare il Centenario della sua morte, gli è stata dedicata una targa con iscrizione, apposta con una solenne cerimonia sulla facciata esterna della sua casa natale a Villa San Giovanni in Tuscia.

Contatti: Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini” e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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