Viterbo CRONACA
Mauro Chiarle presidente E.N.P.A. Viterbo

Il chihuahua non ammesso al LIDL pur se sistemato in una scatola di cartone

Sono pienamente in accordo con la signora Gabriela Marchionni e cito la legge in merito "Legge quadro in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo" (che segue l'art.83, lettera d) del Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320, recante "Regolamento di Polizia veterinaria" e che sostanzialmente dice che gli animali possono accedere a qualunque luogo pubblico o esercizio pubblico, salvo che non venga segnalato il divieto con apposito cartello.

I cartelli che sono posizionati tutto oggi non sono regolari, in quanto il divieto è sostanzialmente valido solo se il cartello è una disposizione del sindaco del Comune che il negoziante potrà richiedere e che deve portare una data, di inizio e fine del periodo di divieto, l'orario, l'area di divieto, ed essere posizionato in tutti gli ingressi ed ovviamente firmato da sindaco o chi per esso.

Essendo illegale altrimenti fare divieto chiederò la rimozione del cartello, come feci tempo fa con le Poste italiane ed ottenni il risultato e con il Cotral che ha cambiato il regolamento.

Dal carrello oltretutto protetto da cartone, come in questo caso, il cane non può toccare nulla, i bimbi scatenati lungo i corridoi dei supermercati si? ed allora vietiamo anche a loro l'ingresso, oppure nei ristoranti non possono entrare i cani che normalmente rimangono sotto il tavolino e invece nessuno impedisce ai propri figli scatenati tra i tavoli con le mani nella minestra altrui di fare lo scempio... "poverini sono bambini e non li puoi mica tenere legati al tavolo con gli adulti! lasciamoli fare!".

Ma alla Totò dirò: "Ma mi faccia il piacere".

ENPA 3275765265 - 3401146945 - mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.