Viterbo CRONACA
Maurizio Pinna

Se è vero, come è vero, che i particolari fanno la differenza, la regola vale anche per le curiosità.

E’ noto a tutti che il film di Mario Monicelli “L’Armata Brancaleone”, proiettato nelle sale cinematografiche nel 1966, attore principale Vittorio Gassman, è stato girato in gran parte nell'Alto Lazio e nella Maremma laziale.

Non è altrettanto noto il ruolo del signor Mario Matteucci, titolare dell’Antico Frantoio Paradosso di Viterbo, con sede nel caratteristico quartiere di Pianoscarano.

Nelle immagini che proponiamo ai lettori, tratte dai fotogrammi del film citato, si può notare un ponte in legno sorretto da corde e sospeso sul torrente Acquarossa, nei pressi dell’abitato etrusco.

Ebbene, il ponte realizzato per le esigenze cinematografiche del film “L’Armata Brancaleone”, è stato costruito con la corda commissionata dalla produzione del film all’Antica fabbrica di fiscoli presso il frantoio Paradosso, e realizzata in fibra di cocco personalmente da Mario Matteucci seguendo i metodi di filatura tramandati in famiglia da generazioni.

La corda creata da Matteucci compare anche nella scena ambientata nella tagliata etrusca di strada Signorino, nel punto più alto e stretto dove è l’edicola sacra incastonata nel tufo.

Uno spezzone di questa corda è visibile nei musei allestiti presso il frantoio, e tra le varie spiegazioni che Mario Matteucci fornisce ai numerosi visitatori, oltre la lavorazione delle olive per la produzione dell’olio extravergine di oliva, oltre la visita del vecchio frantoio che risale al 1856, non manca mai la spiegazione e la dimostrazione di come si realizzavano i fiscoli e le corde.

Un’altra curiosità che potrebbe far ripercorrere qualche anno a chi ha visto il film, riguarda la finestra con la grata dove la donna, sopravvissuta alla peste in quel di Vitorchiano, suonando e cantando attira le attenzioni di Brancaleone (Vittorio Gassman), scatenandone i desideri sessuali che all’epoca del film si lasciavano solo intendere, tra l’altro, con fare comico.

Quella finestra, per chi la volesse vedere oggi, immaginando la bella Catherine Spaak dietro le grate come mostra il fotogramma è, invece, la finestra alla sinistra del portone d’ingresso di Palazzo Chigi, nell’omonima via a Viterbo.

Per completezza d’informazioni ricordiamo gli altri protagonisti del film: Gian Maria Volonté, Maria Grazia Buccella, Barbara Steele, Enrico Maria Salerno, Carlo Pisacane, Folco Lulli, Ugo Fangareggi, Joaquin Diaz, Luis Induni, Gianluigi Crescenzi, Alfio Caltabiano, Fulvia Franco, Tito García, Luigi Sangiorgi, Carlos Ronda, Philippa De La Barre De Natteuil, Pippo Starnazza.

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