a cura di don Mauro Manzoni

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La parola di Dio Tutto il capitolo 10 di Matteo, di cui oggi ne ascoltiamo una breve passo, è incentrato sulla dimensione missionaria che Gesù propone agli Apostoli. Missione basata sul seguire Cristo e accogliere i fratelli.

Già la prima lettura introduce il valore umano e spirituale dell'accoglienza. Il profeta Eliseo è accolto e ospitato da una donna nella sua casa e la quale avrà in dono da Dio la maternità. Il Signore non si lascia mai sorpassare nella qualità e quantità del dono.

L'accoglienza è un problema che oggi perfino tra nazioni e amministrazioni statali fa discutere e polemizzare, e anche noi spesso ci basiamo- su compromessi e pregiudizi. Ma il cuore del cristiano è aperto ai bisogni e situazioni precarie dei fratelli. Poveri, emarginati, immigrati, rifiutati, accoglierli è accogliere Cristo.

Tutto questo è possibile solo per amore. Solo per amore si possono fare scelte difficili e compromettenti indicate da Cristo nel Vangelo, che sembrano incomprensibili e inaccettabili. "Chi ama il padre o la madre, il figlio o la figlia, chi non prende la sua croce, non è degno di me.
Chi segue Gesù cambia il punto di riferimento per le proprie scelte: se prima c'era la carriera, il denaro, la famiglia, la salute e quant'altro al primo posto, per il seguace di Cristo al primo posto ora c'è Lui, e le altre cose, pur rimanendo importanti e da perseguire, passano in secondo piano.

Ed è l'ultima frase del Vangelo che qualifica in modo splendido il seguire Cristo: chi avrà dato anche un solo bicchiere di acqua al fratello, non perderà la sua ricompensa. Seguire Cristo con la vita e, come ha detto san Francesco, se ce ne fosse bisogno, qualche volta anche con la parola.

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