Cristina Pallotta, moderatrice, Francesco Mattioli e Orazio Carpentano

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Mauro Galeotti

Viterbo VIDEO n° 1 11 luglio 2016 - (Mattino)
Ho assistito al terzo incontro di presentazione del documento di Masterplan che, dopo la prima fase di analisi dei punti di debolezza e di forza, definisce lo scenario strategico per il rilancio della città storica.

Ossia, "rilanciamo" di nuovo Viterbo, per farla cadere nella solita pozza d'acqua fangosa, dove il progetto affogherà come tutti quelli precedenti.
Ancora una farsa per la nostra Città al "misero" costo di 35mila euro... quisquilie, pinzillacchere, tanto i soldi sono i nostri.

Mattina e pomeriggio, sono stato lì piantato su una sedia, con la pazienza di un certosino. E giù cose insopportabili dette a noi Viterbesi che viviamo i problemi di Viterbo, sempre.

L'assessora Raffaela Saraconi, riverente ad ogni ospite, ha fatto da madrina, ha stretto e riservato inchini a tutti, a destra a sinistra al centro. Insomma era fiera dell'organizzazione e della presenza di personaggi venuti dalla Sapienza di Roma. Oh! cavolo.
Ha anche invitato la cittadinanza a partecipare, ma peccato che si è dimenticata di far aprire il cancello della scala che conduce alla Sala Regia, vedi la fine del video e te ne accorgerai.

Sono venuti a dirci come fare per risolvere i nostri problemi, hanno suggerito dritte alla Saraconi, che, ovviamente, ha capito tutto.

Tu che stai leggendo senti nel video le parole di Orazio Carpenzano, ridondanti, scontate, noiose, ripetute, inconcludenti, insomma... 'na palla.

Poi senti e vedi nel video Elisabetta Cristallini, presenta "L’arte contemporanea per gli spazi pubblici", fa vedere l'arte di artisti nel mondo, mura fasciate, passeggiata sull'Iseo, proiezioni di scritte sui muri, tutte cose che non ho capito cosa potessero entrare con Viterbo, l'ennesima... palla, per farmi perdere tempo.

Poi, per fortuna, che è arrivato il sociologo Francesco Mattioli, che gliele ha dette di tutti i colori, sui monumenti trascurati, abbandonati, sconosciuti dall'amministrazione Michelini in cui la Saraconi fa parte.

E' stato per me un sollievo e lì, dopo che mi ero assopito, mi sono, finalmente svegliato.
Un Viterbese che sa cosa fare per migliorare la Città, tirando fuori quella rabbia che ha fatto tanto bene al mio cuore. Grazie Francesco! Le numerose volte che il pubblico ha battuto le mani era per quello che hai detto. Tutti erano con te.

Poi ha parlato Silvio Franco, che in poche parole ha detto che Viterbo non è vera città turistica e chi viene da noi o ci casca dentro o ci sta poche ore, insomma è meglio, allora, secondo me, chiudere le porte della città, e chi ha dato ha dato.

Ma quello che mi ha fatto sbudellare dalle risate, l'intervento del sindaco Leonardo Michelini, che non è che abbia detto cavolate, anche se dice sempre le stesse cose, che poi non fa, ma ha detto che Viterbo, grazie all'euro della tassa di soggiorno c'ha un botto di soldi, insomma il turismo va alla grande. Era, purtroppo per lui, assente quando ha parlato Franco, che ha pure intervistato molti turisti, mo', a chi credere?

A fine mattinata Alfredo Passeri ha illustrato "Dagli anni 80 ad oggi: contributi per le regole urbane" e ha detto cose sensate e costruttive da tenerne conto.

(Segue sull'altro video qui sotto)

Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano www.lacitta.eu




Viterbo VIDEO n° 2 11 luglio 2016 - (Pomeriggio)

(Seguito del video precedente)

Il pomeriggio è iniziato con Piero Ostilio Rossi, breve intervento, per fortuna, parole generiche da oratore esperto, ma ho notato in lui una certa noia quando parlava Carpenzano, basta vedere la sua faccia nel video, guardava sempre da un'altra parte.

Poi ari ecco Orazio Carpenzano con "Per la città di Viterbo. Il Masterplan della città storica", il quale ha ridetto le cose della mattina, con particolare nuovo riferimento ai cessi pubblici, a Vespasiano, agli ascensori che si possono realizzare anche nei palazzi storici (sic! di sic!).

Forse sa che a Viterbo i gabinetti pubblici sono tutti chiusi o quasi e allora gli ha dato giù. Ovviamente la Saraconi quando Orazio l'ha detto, non so se era distratta, perché lei ben sa.

Poi è venuta la luce, nella sala un po' buia, ed hanno parlato i veri protagonisti dell'evento, chi in realtà c'ha messo anima e corpo, matite e penne, rilievi e colori.

Un momento felice e mi hanno pesato un po' meno i 35mila euro, sperando vadano solo a loro.

Ed ecco:
Manuela Raitano
L'architettura degli indirizzi e delle regole, ambiti strategici e progetti urbani

Angela Fiorelli
Viterbo cuore della Tuscia - La città paesaggio

Marta Montori
La rete dei centri città. Epifanie storiche nelle pratiche culturali

Fabio Balducci
Le ragioni della estensione del Centro: tutela e permeabilità dello spazio tra le mura

Stefano Bigiotti
La città delle case e la città intelligente

Paolo Marcoaldi
Dal disuso al riuso - La città che si racconta

Tutti ragazzi afferrati nella materia, che hanno sviscerato i problemi cittadini, li hanno messi su carta, hanno analizzato, controllato, riferito, studiato, letto, scartabellato, cercato foto, insomma davvero una meraviglia dell'udito, e della vista guardando il susseguirsi delle loro slide, sentirli parlare con amore e conoscenza, è stata una carezza al mio cuore 65enne.

Grazie ragazzi, siete voi i veri amici di Viterbo, quelli che conoscono i nostri problemi e non i vari Carpenzano che non hanno detto nulla, pur parlando a lungo e troppo.

Quello che mi dispiace dirvi, è che i vostri studi cadranno nell'oblio, come è sempre avvenuto per i progetti pro riqualificazione di Viterbo, come quello del 1886 di Romolo Pizzini, come quello del 1919 di Torquato Cristofori, come quello di Rodolfo Salcini negli anni '50 e quelli successivi, tutti mai realizzati.

Vi ringrazio, comunque, perché avete dato l'anima per Viterbo e grazie anche delle belle ed esaustive tavole della mostra, bel lavoro.

Voi sì che meritate il mio pluso, uguale a quello per Francesco Mattioli.
Grazie e tanta buona fortuna!

Mauro Galeotti

Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano www.lacitta.eu