a cura di Mario Olimpieri

Vi presento i monumenti ai Caduti di Cellere e dei paesi limitrofi. Il monumento di Cellere ha avuto delle trasformazioni nel tempo, e nei giorni seguenti le farò vedere.


CELLERE

Nel 1915 scoppia la prima guerra mondiale. Da Cellere parte un nutrito corpo di combattenti. Decine di soldati muoiono sui campi di battaglia. In ricordo di quei caduti viene eretto negli Anni ‘20 un monumento in Piazza Umberto I. 

Nel 1931 il monumento viene spostato in piazza Castelfidardo per fare posto alla Fontana dei Delfini donata dalla città di Viterbo.

Il monumento ai caduti è costituito da una semplice stele in travertino, con decorazioni tipiche per questa tipologia di arte monumentale: alcune sono in pietra, altre in bronzo e riproducono alcune ghirlande, un’aquila ed una stella.

Guardando attentamente una cartolina d’epoca, in cui è ritratto il monumento ancora collocato in piazza Umberto I, si nota che nella sommità della stele in travertino vi era l’aquila in bronzo.

Oggi differentemente dall’origine, l’aquila è stata spostata più in basso e sulla sommità ha trovato posto una stella in bronzo. Pur non avendo trovato testimonianze documentate è facile immaginare che la sostituzione dell’aquila con la stella sia collegata alla nascita della repubblica italiana dopo la caduta del fascismo. 

 

ARLENA 

Il monumento ricorda le vittime di Arlena di Castro (VT) nelle due guerre mondiali: 9 caduti nella prima; un soldato caduto, un disperso, 6 caduti civili e 3 deceduti causa guerra nella seconda. Accanto a ogni nome è riportato l’anno di morte.

Il monumento sorge su una piccola piattaforma in cemento ed è costituito da una colonna quadrangolare recante le due lastre in marmo con le iscrizioni. La colonna è scanalata sul davanti e sormontata da una sfera, a sua volta sormontata da un’aquila; ai piedi della colonna è poggiata una lanterna votiva.

Ai due angoli anteriori della piattaforma sono piantati due cipressi. Il tutto è delimitato da una bassa recinzione, aperta sul davanti, costituita da colonnine di cemento e ringhiere in ferro.

 

FARNESE

Il Monumento ai Caduti di tutte le Guerre è situato sulla salita di Via San Magno che porta alla Chiesa del Convento di san Rocco, oggi denominata 'Colle dei Caduti in Guerra'.

È stato costruito con i fondi raccolti tra la popolazione di Farnese e fu inaugurato il 7 ottobre 1984, in sostituzione della lapide collocata sulla colonna centrale del Viadotto in Piazza del Comune dove era stata posta il 4 novembre 1921.

Il Monumento è costituito da un basamento in marmo e tufo con un pannello in bronzo fuso rappresentante un soldato in assetto da combattimento, su bozzetto dell'artista e concittadino Veniero Canevari, sormontato da una stele in marmo con la scritta 'Farnese ai suoi Caduti'.

 

ISCHIA DI CASTRO

Ischia di Castro e la memoria della Grande Guerra

Tipologia: Monumento ai caduti della Guerra 1915-1918

Ubicazione: giardino di fronte all'edificio scolastico, alla Biblioteca comunale e al Museo civico

Inaugurazione: 8 maggio 1964

Promotore: Comune di Ischia di Castro

Materiale: travertino, bronzo, acciaio, legno, ferro

Ischia dovette aspettare cinquant’anni dallo scoppio del Primo Conflitto mondiale per avere il suo vero e proprio monumento ai Caduti. Questo monumento consta di un’alta stele verticale riportante i nomi dei caduti nei due conflitti mondiali; di fianco ad essa vi è un cannone poggiato su un basamento calcareo recante la targa: Cademmo per lasciarvi la Patria libera e unita.

Il cannone scudato, uno Skoda 75/13 mod. 15, fu donato alla comunità dall’allora Ministro della Difesa Giulio Andreotti. L’obice da 75/13, prodotto dalle fabbriche Skoda nel 1915, fu una preda bellica del Regio Esercito Italiano, sottratto alle truppe di montagna dell’Imperial Regio Esercito Austroungarico. Il monumento fu inaugurato l'8 maggio 1964 ed il taglio del nastro fu effettuato proprio dal ministro Andreotti.

(Maura Lotti – Pier Luigi Gavazzi)

 

MONTALTO DI CASTRO

Alla fine della guerra tutti i comuni hanno costruito il loro monumento quasi sempre sormontato da un fante nell'atto di andare all'assalto, con i nomi di chi non ha fatto ritorno. 

Montalto non ha avuto l'onore di erigere un monumento, solo una bella lapide posta sulla facciata del Comune per ricordare il sacrificio degli sventurati. Successivamente, sotto questa, fu aggiunta un'altra lapide che ricorda i caduti della seconda Guerra Mondiale. 

Attualmente sono stati tolti dalla posizione iniziale e posti nelle piazzetta belvedere a fianco del Comune che ha preso il nome appunto di “Belvedere Caduti di tutte le guerre”. Posta così, ha quasi la sembianza di un modesto monumento. 

 

PIANSANO

Monumento alla memoria di tutti i Caduti di Piansano, costituito da un grande ripiano in cemento (sostenuto da due blocchi dello stesso materiale), rivestito con una lastra in pietra scura, sul quale sono poste una statua in bronzo, raffigurante un uomo semi-sdraiato con lo sguardo e un braccio rivolto verso l’alto, mentre l’altro braccio poggia a terra, e un’alta stele recante su ambo i lati l’iscrizione e il tricolore italiano. Ai piedi della stele è poggiato un vaso di fiori.

Iscrizioni: 

(fronte) PIANSANO AI SUOI CADUTI 

(retro) SACRIFICARONO LA VITA PER LA NOSTRA LIBERTÀ LA POPOLAZIONE RICONOSCENTE

 

VALENTANO

Tipologia: Lapide ai caduti della Guerra 1915-1918

Ubicazione: Piazza Cavour, portico del Palazzo del Municipio

Inaugurazione: 20 settembre 1919

Promotore: Comune di Valentano

Materiale: marmo (320 cm x 140 cm),

Autore Epitaffio: Fausto Salvatori

La lapide, contornata da una cornice in marmo con foglie di alloro (Valore militare) e fasci (Unità), fu posta nel 1919 a poco meno di un anno dal termine del conflitto mondiale. La data del 20 settembre quale giorno della sua inaugurazione la vuole idealmente unire al 1870, anniversario nel quale Roma e il Lazio entrarono a far parte del Regno d’Italia. 

(Bonafede Mancini)

 

(continua il 30 gennaio)