Cura di Vetralla

Cura di Vetralla l'edificio scolastico verso il 1958 (Archivio Mauro Galeotti)

C’era una volta... 24 maggio 1949

Nei quindici giorni di giugno si tratterà, quindi, di ribadire le nozioni già apprese e di far svolgere con più frequenza esercizi di grammatica, di analisi logica e di lettura; e si dovranno anche assegnare agli alunni temi sugli argomenti più vari.

Finora ho, in linea generale, assegnato i temi in relazione agli argomenti delle altre materie, per facilitare agli alunni lo sforzo d’esprimere il proprio pensiero senza che si preoccupassero troppo per la ricerca del contenuto del pensiero stesso.

Questo, naturalmente, perché mi sono trovata di fronte ad alunni, come suol dirsi, poverissimi d’idee, dalla testa vuota, privi di qualsiasi interesse e che si esprimevano in una forma tale che sarebbe stata insufficiente in una terza elementare. 14 giugno Siamo giunti ormai alla fine dell’anno scolastico.

Questi ultimi giorni, in cui si dovrebbero raccogliere i frutti del lungo lavoro, sono i più duri e scoraggianti, perché i bambini sono stanchi (in questi giorni di giugno riscontro un maggior numero di assenze) e sembrano, a volte, aver dimenticato, o non aver capito affatto, le nozioni impartite con tanta pazienza (il mese di maggio è stato, a questo riguardo, il mese migliore).

Ora si tratta di giudicare (a prescindere dalla prova d’esame) i migliori, i sufficienti, ecc. e debbo confessare che, sulla possibilità di promuovere certi alunni, nutro ancora molte incertezze.

Se si dovessero promuovere solo quelli che “sanno”, i promossi sarebbero un po’ pochi, ma credo che si faranno altre considerazioni (p. esempio il lavoro e il genere di vita a cui è già avviato il fanciullo, l’età, ecc.); il consiglio e il giudizio dei miei superiori e colleghi, accanto alla conoscenza che io posso avere dei miei alunni, saranno i migliori giudici.

Voglio, senza false e inutili riserve, aggiungere un’altra considerazione: severità, esigenza, ecc. sarebbero state molto necessarie prima, quando si è trattato di far passare questi ragazzi in IV e V; si sarebbe così evitato l’increscioso fatto di creare delle classi assolutamente eterogenee, come questa V B di Cura, dove ci sono alunni non abbastanza maturi e sforniti di quel minimo di nozioni, necessarie per poter frequentare una V classe.

La coscienza di aver compiuto tutto il mio dovere, nell’insegnare da marzo a giugno, in questa classe, mitiga il dispiacere di non aver potuto rendere bravi e maturi (come io avrei voluto) questi ragazzi, divenuti, ormai, tanto cari al mio cuore.

[Dei 23 alunni iscritti 20 risultarono promossi agli esami di giugno e tre vennero rimandati agli esami di riparazione che si tennero il 27 settembre 1949: un alunno si trasferì e due vennero promossi.

Gli esami, al termine della classe quinta, si svolgevano in due giorni e comprendevano: un dettato, una prova di bella scrittura, un disegno, un tema e un problema.

Questo il testo del problema: “Un serbatoio cilindrico largo m 6 ed avente l’altezza pari a 2/3 della larghezza è pieno di grano del peso specifico di 0,80.

Quanti quintali di grano contiene?”

Credo che qualche liceale d'oggi si troverebbe in difficoltà!]

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Archivio Storico dell’Istituto Comprensivo “Piazza Marconi” di Vetralla
Anno scolastico 1948-1949

Ins. Teresa Blasi

Dal Registro della classe V, Scuola elementare di Cura.

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Tratto da Anno XIV – Numero 333 del 15 luglio 2019 www.icpiazzamarconi.edu.it PIAZZA MARCONI Il Notiziario dell’Istituto Comprensivo Statale “Piazza Marconi” di Vetralla 

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