Valentano STORIA
A cura di Romualdo Luzi ed Aurelio Iacolenna
Sin dalla seconda metà del '500, i consiglieri del Comune di Valentano, come risulta dai verbali, sembra volessero dotare di un organo la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Apostolo ed Evangelista.
Di certo, come risulta dagli atti del Consiglio parrocchiale, nel 1614, un organo “Fatto per mano di ms. Horatio Ugolini da Gubbio” fu collocato nella Chiesa Cattedrale.
Circa un secolo e mezzo dopo, versando detto strumento in un pessimo stato si decise, dopo ampie discussioni nell'assemblea consiliare, di provvedere con un nuovo strumento.
Il nuovo Organo fu collocato nella Cantoria della Chiesa nel giugno del 1781 ad opera dei fratelli Fedeli, organari di Camerino.
Nulla però sopravvive di detto strumento, salvo (conservate nel deposito della Chiesa) alcune grandi canne in legno dei bassi ed il somiere maestro ove all'interno, in un cartiglio, è riportata la scritta “Raffaele e Domenico Antonio de Fedeli di Camerino. Fabricati da noi Organi Nuovi Numero 142 Ann. Do. 1780”.
Si conserva altresì la pregevole tela dipinta, ove è raffigurato lo stemma di Valentano, che si trovava, quale tenda scorrevole, a protezione delle canne di facciata.
L'Organo Fedeli, a memoria degli anziani valentanesi, era ancora visibile in cantoria nei primi anni dopo il 1950, dopodiché se ne sono perse le tracce; fu evidentemente dismesso ed alcune parti di esso, tranne le sopra citate, andate distrutte o vendute...
La Chiesa inoltre, presumibilmente verso il 1930, per supplire forse al precario stato dell'organo grande, oramai “anziano” di 150 anni, fu dotata di un Armonium costruito dalla ditta Graziano Tubi di Lecco, in modo da poter accompagnare i canti liturgici.
Tale piccolo Armonium, ormai in disuso, in uno stato assai fatiscente e depositato in un magazzino della Chiesa, è stato recentemente recuperato e restaurato dal Sig. Gianni Menci di Valentano ed è ora esposto nella prima cappella di sinistra entrando in Chiesa.
Per diversi decenni quindi la Cantoria della Chiesa di San Giovanni rimase spoglia, priva di un Organo degno.
Solo nel 2014, per una serie di favorevoli circostanze, venne a crearsi l'opportunità di dotare la Chiesa di un nuovo Organo a canne.
Organo della Chiesa Collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista di Valentano.
Organo a canne ubicato in Cantoria, in cassa lignea decorata, sopra il portale di ingresso.
Trasmissione meccanica per le tastiere, il pedale ed i registri 2 Tastiere di 61 note.
Pedaliera di 30 note 13 registri reali più tre pedaletti accessori di unione, per un totale di 853 canne Mostra in unica campata, a cuspide con ali Registri a “pomelli tiranti” posti verticalmente a destra ed a sinistra delle tastiere.
L'Organo fu progettato e costruito dall'Ing. Claudio Pierini di Roma. Il lavoro, effettuato a più riprese, iniziò verso la fine degli anni '70 per essere ultimato verso il 1982. Posto nel grande attico romano dell'Ing. Pierini, fu inaugurato nel 1983.
Fu trasferito nella Chiesa Collegiata di S. Giovanni Apostolo in Valentano nel 2014 ed inaugurato, dopo numerosi lavori e riadattamenti, il 7 Gennaio del 2017.
Promotori dell'iniziativa:
Rev. Don Eugenio Marchiò † (già Parroco della Chiesa Collegiata di S.Giovanni Apostolo ed Ev.) Comm. Romualdo Luzi, m° Renzo Melaragni, m° Aurelio Iacolenna
Revisione, nuova disposizione, montaggio ed accordatura realizzate dall' organaro Angelo Carbonetti di Foligno
Cassa lignea realizzata da Gianni Menci di Valentano - Coordinatore e consulente dei lavori in loco, consulente per le modifiche della cantoria: Gianni Menci
Decorazioni pittoriche della cassa lignea realizzate da Maria Vittoria Soracco (Accademia di Belle Arti - Roma) Consulenze storiche, supervisione artistica e delegato alla realizzazione del progetto: Romualdo Luzi L'Organo è pervenuto alla Chiesa Collegiata di Valentano quale “donazione” effettuata dalla Signora Anna Gatti di Milano – vedova dell'Ing. Claudio Pierini – per il tramite del m° Aurelio Iacolenna
Supervisore alla realizzazione del progetto, conservatore ed affidatario dell'organo: M° Aurelio Iacolenna
(Conservatorio di Musica S. Cecilia - Roma)
