Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli

 

L’anno 1576 mancava nella Terra di Soriano una Donna senza sapersene cosa alcuna, e doppo molte diligenze fatte indarno per ritrovarla, fu creduto fosse stata ammazzata.

Onde volendo la giustizia fare le sue parti fece carcerare molti del paese, e fra questi una Donna chiamata Dioajuta con un suo figliuolo, quali come più sospetti per essere vicini; e poco amorevoli di quella che mancava, furono con più rigore degl’altri esaminati, e ritenuti.

Posti alli tormenti, confessarono quello che non avevano fatto, e però condannati alla morte della forca.

Il primo a salir le scale fu il figliuolo, ed ottenuto di dire assieme col popolo un Parter, ed Ave alla Gloriosa Vergine della Quercia, anche la Madre poco lontana a quella si raccomandava con ogni fervore, come continuamente avevano fatto nella prigione, acciò vollesse manifestare la loro innocenza.

Stava tutto il popolo inginocchiato recitare il Pater noster, e l’Ave Maria, quando di tutta carriera comparve un uomo a Cavallo, che veduta tanta gente raddunata in piazza, e intesa la causa di doversi giustiziare Dioajuta col figlio l’omicidio della tal Donna: come? rispose quello, se questa Donna è viva, ed io l’ho lasciata in Roma? e fattosi avanti, pregò li ministri a sospendere la giustizia per essere li condannati innocenti; mentre, soggiunse, la Donna che si suppone uccisa, è viva, ed io jeri mattina l’incontrai per Roma, e gli parlai; e mi costituisco prigione in conferma della verità: e sappiato di più, che partito di Roma questa mattina il Cavallo, contro ogni solito, ha voluto sempre correre per tutte le 40 miglia di strada, senza averlo possuto trattenere; ed ora riconosco aver così operato la Madonna della Quercia per salvare la vita a questi poveretti.

Onde riportato tutto al Giudice ordinò si riportassero nelle Carceri assieme col testimonio, e ritrovato esser vero quanto il Corriere di Maria aveva detto, furono tutti tre liberati; venendo con molta altra gente a ringraziare questa miracolosa Immagine, con lasciarvi il Voto dipinto in tavola.

Frate Nicolò Maria Torelli: Miracoli della Madonna della Quercia di Viterbo, in Viterbo 1793, pag. 92-93)

VITERBO - Via Fattungheri. 10

(Quartiere medievale di san Pellegrino)

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