Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli e manoscritto della Besso

Acquerello di Vincenzo Panicale del 1619 dal “Libro dei Miracoli” p. 57, Biblioteca Besso di Roma
Leggi il testo manoscritto da Fra Tomasso sagrestano sotto il disegno è dopo la descrizione del miracolo

Nell'anno 1625 una Figlia [Barbara] di Gio.[vanni] Battista Moscaroli Viterbese accortasi, che nel pozzo della cantina di tre picche d'acqua vi si era affocato un cappone, vi andò con una lucerna accesa, e abbassatasi per prenderlo, traboccò dentro senza potersi ajutare.

Chiamò subito in aiuto la Madonna della Quercia, che prontamente l'ascoltò, poiche ritornata dal fondo del pozzo alla superficie dell'acqua, fu sostenuta miracolosamente per più d'un ora senza più affondarsi, come se fosse stata a giacere sopra del letto, e quel che fece anche stupire fu che la lucerna sù la sponda del pozzo, benchè si riempisse d'acqua, saltata fuori alla caduta della giovine, mai si smorzò, anzi in tutto quel tempo fece tanto lume, quanto una torcia accesa.

La Madre intanto non vedendo la Figlia, ne sentendola rispondere alle chiamate, si portò in Cantina, e vedendola nel pozzo, tutta adolorata chiamò li vicini, quali accorsi, la ricavarno dall'acqua sana, e salva.

(Frate Nicolò Maria Torelli: Miracoli della Madonna della Quercia di Viterbo, in Viterbo 1793, pag. 214)

VITERBO
Via Fattungheri. 10
(Quartiere medievale di san Pellegrino)
Tel. 0761.32.43.46
Chiuso il Mercoledì

La descrizione del miracolo da pèarte di "Fra Tomasso sagrestano".

“L'anno 1625 a di 10 Marzo, Barbera di anni 18 figliola di Giovanni Battista Moscaroli Ferrarese volendo pigliare uno cappone cascato nel pozzo della cantina sua fondo più di 3 picche d'acqua cascovi dentro col capo alingiù et arrivato al fondo di quello si ricordò di chiedere aiuto alla Madonna della Quercia subito ritornò et quasi rattenuta per li fianchi restò sempre a galla, et la lucerna quale haveva posta sopra l'orlo del pozzo ancora che si riempisse d'acqua nulla di meno li fece lume più di una hora grossa stando così nel'acqua et se bene gridasse aiuto non fu sentita, onde la madre sua havendola cercata la ritrovò nel pozzo et con l'aiuto di Dio et della Madonna della Quercia uscì dal pozzo senza male alcuno con stupore di tutta la città di Viterbo, et s'è preso il fatto dalla propria bocca sua et della madre et vicine che vi si ritrovorno et con testimoni ad honore di Dio; et io Fra Tomasso sagrestano ho scritto questa relazione".

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