Viterbo STORIA
Alessandro Finzi
Santa Rosa in una foto del 1921
Alla ricerca di quanto nel mondo si muove attorno al culto di santa Rosa, questa volta, abbandonando il vasto campo delle arti figurative, voglio illustrare una poesia recente.
Finora abbiamo trovato diverse testimonianze di testi scritti che sono state prodotti attraverso i secoli a prova, anche per questo aspetto, della significativa continuità nel tempo dell'interesse per santa Rosa.
A parte le numerosissime biografie di cui abbiamo parlato in dettaglio, in alcuni casi più volte, troviamo, in ordine cronologico:
il testo manoscritto per teatro ambulante del 1601, opera di Francisco González de Bustos;
la poesia in latino scritta dal frate francescano portoghese Manoel do Sepulchro in appendice alla biografia di santa Rosa, stampata a Lisbona nel 1673;
Il “Tono a santa Rosa de Viterbo”, del frate agostiniano Juan de la Anunciación, testo dei primi del 1700 destinato ad essere cantato in occasione dell’inaugurazione del 'retablo' cioè dell'altare di Santa Rosa nel nascente convento di Querétaro in Messico;
l’inno della Città di santa Rosa da Viterbo in Colombia, scritto e musicato verso la metà dell’ottocento;
il testo inglese di una recita familiare negli Stati Uniti in occasione di una celebrazione in memoria di una giovane morta che si chiamava Rosa in cui santa Rosa appariva fra i personaggi, scritto negli ultimi anni del novecento.
Ed ecco che, segnalata dall’infaticabile Stefano Aviano Barbacci, siamo in grado di presentare, a testimonianza del persistere del culto di Rosa fino ai tempi attuali, una poesia pubblicata online nel 2012, e siamo entrati nel nuovo secolo, opera del poeta peruviano Luis Ernesto Chacón Delgado.
È chiaro che a noi interessa la testimonianza e non il valore letterario dell'opera che qui riportiamo tradotto letteralmente con testo a fronte.
Merita di essere rilevata la profonda conoscenza della biografia di Rosa da parte dell'autore: Il miracolo delle resurrezione della zia compiuto da Rosa bambina, per esempio, non è conosciuto nemmeno da molti viterbesi fedeli della Santa.
Santa Rosa de Viterbo
Oh, Santa Rosa de Viterbo, vos, Oh, Santa rosa da Viterbo, voi,
sois la hija del Dios de la vida, y siete la figlia del Dio della vita, e
que, en vuestros padres, oro i vostri genitori, oro in polvere
en polvo tuvisteis, pues ellos furono per voi, poiché loro
abrazaron sé, a la cruz de Cristo si abbracciarono alla croce di Cristo
y por ende, vos, misma, tanto e per questo anche voi stessa, tanto
que, a los tres años, resucitasteis che, a tre anni, resuscitasti
a vuestra tía, ante la mirada la vostra zia, davanti allo sguardo
absorta de paganos y cristianos. ammirato di pagani e cristiani.
Convertisteis vuestra casa en Convertiste la vostra casa in
claustro y fuisteis penitencia y luogo di clausura y foste in penitenza e
oración, tanto, que, os afectaron preghiera, tanto che minarono
vuestra salud y María, Madre de la vostra salute e Maria, Madre di
Dios y Señora Nuestra, os curó Dio e Signora Nostra, vi curò
de milagro, y os pidió que el per miracolo, e vi chiese
hábito, tomarais de la Tercera di prendere la veste del Terzo
Orden de San Francisco y las Ordine di San Francesco e alle
puertas de San Damián, hasta porte di San Damiano, ben
por dos veces tocasteis y no os due volte bussaste e non vi
abrieron, quizás por niña ser y aprirono, forse per essere bambina e
pobre. Y, aunque, erais piadosa, povera. E benché foste pietosa
caritativa, devota, elocuente, caritatevole, devota, eloquente,
sabia, obediente y de profundo saggia, obbediente e di profondo
amor por lo divino, hicisteis de amore per ciò che è divino, faceste di
perpetua castidad votos. Con perpetua castità voto. Con
vuestra paciencia, mansedumbre la vostra pazienza, mansuetudine
y compasión, maravillabais a las e compassione, meravigliavate le
gentes de vuestro tiempo. En genti del vostro tempo. Nelle
vuestros éxtasis, veíais la Gloria vostre estasi, vedevate la Gloria
maravillosa de Dios. Celebrasteis meravigliosa di Dio. Celebraste
esponsales con Cristo, y exhortabais sposalizio con Cristo, ed esortavate
a las gentes de vuestro tiempo a la gente del vostro tempo a
enmendarse y arrepentirse de sus correggersi e pentirsi dai loro
pecados. “No me admitís viva, pero peccati. “Non mi ammettete viva, ma
tiempo vendrá en que me admitiréis tempo verrà che mi ametterete
muerta”, dijisteis, a las Damiantinas, morta” diceste alle Damiane,
que más tarde, perplejas quedaron, che più tardi, confuse restarono,
por que así fue, cuando ya no existíais. perché così fu, quando già non esistevate.
¿Dónde estáis ahora? ¿Dónde? En Dove siete adesso? Dove? Nel
el mismo cielo, coronada de luz; cielo stesso, coronata di luce;
Oh, Santa Rosa de Viterbo, “luz”. Oh, Santa Rosa da Viterbo, “luce”.
La poesia è stata riedita nel 2014 e, con sorpresa, vi ho trovato riprodotto un saluto che avevo mandato all'autore.
Si è formato così sorprendentemente un blog transoceanico, sia pure di solo quattro interventi, in cui lo scambio di saluti avviene nel nome di santa Rosa e così si arriva, e non dipende più dal mio intervento, fino al 2015, prova dell'attualità del culto rosiano.
Miriam Méndez dice che chiede a Gesù che mandi milioni di sante Rosa "di cui tanto abbiamo bisogno nella nostra epoca" e il poeta risponde: "Per la supplica che il Dio della vita ci conceda tante donne come santa Rosa, che così sia !"
Per il resto il testo è abbastanza chiaro e ritengo inutile tradurlo.
4 pensamientos en “Santa Rosa de Viterbo”
Un saludo desde Viterbo, patria de Santa Rosa
- bigsplash dice:
Muchas gracias por visitar mi blog, Alessandro. Que el Dios de la vida y Nuestra Señora, lo bendigan ricamente. Un abrazo.
- Miriam Mendez dice:
le pido al Altisimo Jesucristo se sirva regalarnos millones de Sta Rosa que tanto necesitamos en nuestra epoca,Amen.
- bigsplash dice:
Muchas gracias por su visita Miriam y que sus súplicas para el Dios de la vida nos conceda tanta mujeres como Santa Rosa. ¡Que así sea! Luis Ernesto.