Viterbo STORIA
Antonio Quattranni
Caro Mauro, per augurarti una buona festa patronale, e ringraziarti per la tua cordiale disponibilità a fornire notizie e immagini che mi hai più volte dimostrato, ti invio la poesia (che forse già conosci) dedicata a S. Rosa scritta nel 1852 da Fabio Nannarelli (Roma 1825 - Corneto Tarquinia 1894).
Egli la pubblicò nella sua prima raccolta di opere poetiche dal semplice titolo Poesie (1853), edita da Felice Le Monnier a Firenze. L’Autore fu di idee liberali e da giovane patriota combatté nel 1849 a favore della Repubblica romana.
Fu poi precettore in casa Ruspoli e quindi insegnante all'Accademia scientifica e letteraria di Milano. Derivò la sua ispirazione dalle opere di Leopardi e dai trecentisti.
Con la pubblicazione del Nuove poesie (1856), egli strinse contatti con altri poeti dell’ambiente letterario romano che godeva del mecenatismo del principe Giovanni Torlonia di cui divenne amico intimo.
Nel 1860 si trasferì a Milano, dove insegnò Italiano all'Accademia di Brera e successivamente ricoprì la cattedra di Letteratura italiana ed Estetica nell'Accademia Scientifico-letteraria.
Nel 1871 ritornò a Roma dove era stato nominato professore di Letteratura italiana alla Sapienza ove fu preside della facoltà di lettere nel 1870-71 e poi dal 1878 al 1881.
Il suo legame con il Viterbese ebbe ragione profonda a seguito del matrimonio con una patrizia cornetana, Filomena Falzacappa, nata a Corneto nel 1834 e presso Corneto-Tarquinia ha trascorso parte della sua vita, mentre spesso durante l'estate si recava ad Arlena di Castro, dove la famiglia della moglie possedeva alcune proprietà terriere.
La sua tomba è nel Cimitero di Tarquinia, nella cappella dei Falzacappa.
Un caro saluto.
