Viterbo CULTURA CIA DIFFUSIONE ABBIGLIAMENTO Un ulteriore livellamento di gusto si ebbe nel periodo Napoleonico, un livellamento che andò accentuandosi verso la metà dell'800

Abiti da uomo e drop
Anna Gatti


L'abito da uomo nacque nel diciassettesimo secolo con giacca, panciotto e pantaloni lunghi.
Era costituito dagli stessi elementi che lo contraddistinguevano in età moderna.
Un'omogeneità di gusto che venne favorita, nel secolo seguente, dal diffondersi delle macchine tessili che in parte soppiantarono l'artigianato tradizionale.

Un ulteriore livellamento di gusto si ebbe nel periodo Napoleonico, un livellamento che andò accentuandosi verso la metà dell'800, sia con la fabbricazione degli abiti in serie, sia con il diffondersi, dapprima in Francia, della loro vendita.

Abiti da uomo drop

Confezioni uomo
Gli abiti, i pantaloni e le giacche vengono confezionati con tessuti detti comunemente drapperic: tessuti in pura lana o misti con fibre artificiali o sintetiche che a seconda del tipo di filato utilizzato e della lavorazione prendono il nome di pettinati, cardati e follati.

1. I pettinati: prodotti con filati di fibre lunghe pettinate, sono i più pregiati poiché per il tipo di lavorazione hanno necessità di un filato ad alto titolo cioè molto fine che consenta leggerezza, lucentezza e resistenza alla sgualcitura ed usura. I più noti sono denominati commercialmente gabardine, grisaglia, saia, tela di lana, ecc.

2. I cardati: prodotti con filati di fibre corte cardate, sono tessuti a trama grossa perché i filati adoperati per la loro tessitura sono meno ritorti e quindi risultano più adatti per abiti invernali, per cappotti o soprabiti. Fanno parte dei cardati i tweed, gli scheviot, gli spinati, ecc.

3. I follati: tessuti che sono stati sottoposti a follatura, risultano meno consistenti dei pettinati, ma di pregio non inferiore, hanno necessità di un filato ad alto titolo e la loro caratteristica principale è la morbidezza; un abito in un tessuto follato sarà meno rigido e pertanto più aderente alla conformazione anatomica della persona. I follati commercialmente più conosciuti sono: la flanella, la vigogna, ecc. Inoltre, per le confezioni vengono usati sia tessuti ottenuti da filati semplici di cotone, lino, canapa ecc.. che tessuti ottenuti da filati accoppiati, di fibre naturali con fibre artificiali o sintetiche. Gli abiti, le giacche, i cappotti e gli impermeabili vengono denominati capospalla.

Le caratteristiche della giacca
La giacca deve essere abbastanza larga sul torace da poter essere abbottonata comodamente.
Essa va allacciata con il bottone centrale per i tre bottoni, e con quello superiore per i due bottoni. Mai in nessun caso, deve essere chiuso il bottone in basso.

Quanto alla lunghezza, uno dei criteri adottati, è che essa deve essere abbastanza lunga da coprire completamente le curve delle natiche, oppure che il limite inferiore della giacca giunga a metà del pollice quando il braccio è disteso lungo il fianco.
Occorre poi valutare molto attentamente la lunghezza delle maniche; la regola classica vuole che il polsino della camicia spunti di 1 cm abbondante.

Le giacche, a seconda della moda, possono essere confezionate ad un petto o a due petti, con tasche a pattine o a toppe (questo tipo di tasche sono usate esclusivamente per giacche sportive). I vestiti formali come TIGHT, FRAC, SMOKING, hanno solo tasche a taglio.

I risvolti della giacca, chiamati revers, possono essere normali o a lancia; l’abbottonatura deve essere sempre a destra a un petto con uno-due o tre bottoni, o a doppio petto con due-quattro o sei bottoni a seconda della moda. La giacca può essere senza spacchi posteriori oppure averne uno centrale o due laterali.
I pantaloni possono essere con pinces o senza, con tasche laterali a taglio o a filo, senza tasche, con una o due tasche posteriori, a taglio o a toppa.

A seconda della moda avremo il fondo gambe largo o stretto dai 32 ai 22 cm.


Antropometria
L'industria della confezione si avvale dei risultati derivati dalle analisi antropometriche. L'antropometria è la scienza che si occupa di misurare il corpo umano nella sua totalità o nelle componenti a fini statistici a supporto dell'antropologia. Essa ha anche applicazioni cliniche.

Il risultato di queste ricerche consente la perfetta individuazione delle proporzioni di ogni soggetto, attraverso la rilevazione di poche misure del suo corpo.
I dati raccolti confermano, senza ombra di dubbio, che la quasi totalità delle persone può essere misurata e vestita industrialmente con ottimi risultati, rilevando tre parametri fondamentali di misurazione: taglia, drop e statura.


Taglia, statura e drop

TAGLIA: semicirconferenza del torace presa sopra la camicia.

DROP o CONFORMAZIONE: differenza tra semicirconferenza del torace e semicirconferenza della vita.

STATURA: altezza totale della persona rilevata con le scarpe.

Ogni taglia può essere riferita alle seguenti conformazioni o drop che possono cambiare a seconda della linea di stile:

• DROP 10 - conformazione extra snella
• DROP 7-8 - conformazione snella
• DROP 6 - conformazione normale
• DROP 4 - conformazione mezza forte
• DROP 2 - conformazione forte
• DROP 0 - conformazione extra forte.

Il DROP 6 è il drop regolare per eccellenza e la sua vestibilità si adatta alla corporatura media.

Il DROP 7 e il DROP 8 si adattano bene a corporature atletiche con spalle larghe a vita stretta.

Il DROP 4, il DROP 2 e il DROP 0 sono conformazioni adatte a corporature forti e panciute dove il rapporto tra semicirconferenza torace e semicirconferenza vita è inferiore a 1.

Per capire meglio come calcolare la taglia e il drop facciamo un esempio: un soggetto che abbia le seguenti misure:

- circonferenza torace cm 100;
- circonferenza vita cm 88;
- statura cm 176.

TAGLIA (semicirconferenza del torace) è uguale a: torace cm 100:2 = 50, quindi taglia 50.

DROP (è il risultato della differenza tra la semicirconferenza del torace e la semicirconferenza della vita) è uguale a: 88:2 = 44 (semicirconferenza vita) e quindi 50-44 = 6.

Possiamo dire che il capo adatto al soggetto in questione è perfettamente individuato nel modo seguente:

TAGLIA 50
DROP 6
REGOLARE.

La statura fa riferimento all'altezza della persona che indossa l'abito e viene definita con i seguenti termini: EXTRACORTO, CORTO, REGOLARE, LUNGO, EXTRALUNGO.

Pertanto un abito con l'indicazione lungo è adatto a persone alte, regolare è adatto a persone più o meno nella media, corto va bene per una corporatura bassa.
Questi tre elementi indispensabili sono chiamati misure di “identificazione”.

Si può dire che la rilevazione TAGLIA, DROP, STATURA, è legata alla vestibilità, cioè alla differenza delle linee in ragione dell'estetica e dello stile che si vuole realizzare.

Infatti gli individui si differenziano non solo per la loro taglia, ma anche per le caratteristiche della loro configurazione fisica che noi chiamiamo conformazione.

La parola conformazione possiamo quindi intenderla come le diverse manifestazioni estetiche che il nostro fisico può avere (curvatura delle spalle, obesità, ecc.) e che condiziona differenti esigenze di vestibilità, di cui il modellista tiene conto nel concepire ed elaborare le varie linee di stile dell’abito.

Un abito, perciò, può essere realizzato nella medesima taglia, più ampio o più contenuto a seconda del tipo di individuo da vestire, in ragione della linea di stile e confortevolezza che si vuole realizzare.
In sintesi possiamo dire che la vestibilità è data dalla taglia abbinata alla linea di stile.

Anna Gatti

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