Memorie romanzate di Giambattista Bugatti, detto Mastro Titta (1779 -1869), boia dello Stato Pontificio dal 1796 al 1864.
Mastro Titta, il boia di Roma Memorie di un carnefice scritte da lui stesso "II. L’assassinio di un prete"
Memorie romanzate di Giambattista Bugatti, detto Mastro Titta (1779 -1869), boia dello Stato Pontificio dal 1796 al 1864.
CIVITAFESTIVAL RIPORTA AMADEUS IN CATTEDRALE
Tuscia in pillole
Vincenzo Ceniti
Dev’essere stata una meraviglia agli occhi del giovane Mozart quella stupenda Cattedrale di Civita Castellana ricostruita nel 1740 sulle precedenti strutture romaniche, appena trent’anni prima che v’entrasse col padre Leopoldo nel viaggio in Italia del 1770.
Mastro Titta, il boia di Roma Memorie di un carnefice scritte da lui stesso "1. Le prime opere"
Memorie romanzate di Giambattista Bugatti, detto Mastro Titta (1779 -1869), boia dello Stato Pontificio dal 1796 al 1864.
Pizzeria Il Monastero per la Madonna della Quercia: "toccolli la ferita con il legno della Santa Quercia, ... e subito s'alleggerì il dolore"
Santino del 1890 c. (Archivio Mauro Galeotti)
(Vedi anche http://www.madonnadellaquercia.it)
Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli
Prencipe, e Signori aggraziati, e loro gratitudine
[...] L'anno 1635 D. Carlo Colonna giaceva in letto per una ferita mortale, che li causava acerbissimi dolori, e compassionandolo D. Anna Colonna de Barberini sua consorella, toccolli la ferita con il legno della Santa Quercia, con raccomandarlo alla Gloriosa Vergine, e subito s'alleggerì il dolore, in modo, che potè riposare:
GLI ACQUARELLI DI JOHANN ANTON RAMBOUX A TOSCANELLA
Johann Anton Ramboux
Mauro Loreti
Questo pittore e litografo era di una famiglia proveniente dalla Savoia. Studiò a Florenville nella Vallonia belga con Jean Henri Gilson un ex monaco benedettino che insegnava arte e poi a Parigi con Jacques Louis David, pittore francese di stile neoclassico.
La meravigliosa storia di santa Rosa di Viterbo e della Macchina a spalla più bella del mondo
3 Settembre 2021, è mezzanotte e sono lì davanti a "Gloria", la Macchina di santa Rosa, è immobile, snella e possente... riempie la piazza, Piazza del Plebiscito, l'ho catturata col mio iPhone in compagnia di mia moglie Orietta Casanova, tutti e due estasiati assieme a tantissimi Viterbesi orgogliosi di esserlo
Viterbo STORIA
Storia tratta dal mio libro: Mauro Galeotti: "L'illustrissima Città di Viterbo", Viterbo, 2002 aggiornato consultando il web.
La storia di santa Rosa e della Macchina a spalla più bella del mondo
Santa Rosa nacque a Viterbo, secondo alcuni studiosi, il 15 Maggio 1233 da Giovanni e Caterina, agricoltori, e morì, secondo la tradizione, il 6 Marzo 1251.
Sin dalla tenera età operò miracoli come: il risuscitamento della zia morta, la trasformazione del pane in rose e la brocca rotta, poi risanata.
La storia della Chiesa parrocchiale dei SS. Giacomo e Filippo a Vetralla
Chiesa parrocchiale dei SS. Giacomo e Filippo in Sant'Antonio abate a Vetralla (Archivio Mauro Galeotti)
Chiesa parrocchiale dei SS. Giacomo e Filippo a Vetralla
CEDIDO Viterbo
Storia.
Si ignora l‟epoca di erezione della chiesa dedicata ai ss. Giacomo e Filippo, così come si ignora la data della sua consacrazione.
La vita di santa Rosa Venerini
Rosa Venerini nacque a Viterbo, il 9 febbraio 1656. Il padre, Goffredo, originario di Castelleone di Suasa (Ancona), dopo aver conseguito la laurea in medicina a Roma, si trasferì a Viterbo ed esercitò brillantemente la professione di medico nell’Ospedale Grande.
ERA DETTO PUTIFERIO PERCHE' IL SUO BAR ERA FREQUENTATO DA CLIENTELA VIVACE
Una vecchia immagine del bar subito dopo la guerra
Vincenzo Ceniti Console Touring
Tuscia in pillole
PUTIFERIO lo chiamavano così poiché il suo bar, inizialmente in Corso Italia a Viterbo, era frequentato da clientela vivace e chiassosa.