Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli

 

                                   Papa Innocenzo VIII
                                   (http://www.madonnadellaquercia.it)  

Pontefici Romani divoti della Madonna della Quercia, vengono a visitarla, ricevono grazie, e concedono privilegi

Sisto IV che succedè al mentovato Paolo II essendo la peste in Roma l'anno 1476 venne a visitare questa miracolosa Imagine della Quercia, dalla quale ottenne la grazia, cessando ben presto l'influenza senza dilatarsi altrove.

Viterbo CRONACA
Mauro Galeotti

Orlando Orlandi, grande artista, grande pittore, grande scultore, grande ultimo "cocciaro" di Bassanello, oggi Vasanello, è volato via così, in silenzio, per continuare lassù nell'azzurro dei cieli quel movimento che lo ha accompagnato per tutta la vita, sì, girare e girare il tornio, anima di sapienti lavori con la creta a lui, da generazioni, tanto familiare.

 

Il mantello di Mastro Titta al Museo Criminologico

Viterbo STORIA
Mauro Galeotti

Volevo ricordare alcuni dei condannati a morte, che furono giustiziati a Viterbo per mano di Mastro Titta, al secolo Giovanni Battista Bugatti, il boia di Roma, il quale concluse il suo mandato sotto Pio IX.
Alcuni dei condannati erano di Viterbo, Valentano, Blera, Caprarola, Velletri, Rieti, Civitella d’Agliano.

Giancarlo Breccola racconta la curiosa storia di Cicoria, condannato a morte.

Lo sposalizio della Vergine nella Cappella Mazzatosta

 

Pubblico questo eccellente studio di Gerardo de Simone, tratto dalla rivista Predella n. 30, sul nostro concittadino mastro Lorenzo da Viterbo, uno dei massimi pittori laziali del '400. Lo studio è molto lungo e ho dovuto inserire le note a parte (m.g.)

Per Lorenzo da Viterbo, dal Palazzo Orsini di Tagliacozzo alla Cappella Mazzatosta
Gerardo de Simone 

“Uno spettabile cittadino, nominato Nardo Mazzatosta… di sua propria pecunia fe’ fare una onorevole cappella nella chiesa di Santa Maria della Verità ove sta la immagine di Nostra Donna, e pinta e ornata per mano di mastro Lorenzo figliolo di Jacopo di Pietro Paulo di Viterbo abitante presso alla porticella, la quale va alla chiesa della Trinità in piano di Santo Faustino” (Niccolò della Tuccia, Cronache di Viterbo)

Palazzo Arcangeli, già Zelli Pazzaglia

Viterbo STORIA
Mauro Galeotti

In Via san Lorenzo, al n° civico 16, è l’ingresso del Palazzo Arcangeli, già Zelli Pazzaglia. Ancora prima di quest’ultima famiglia, verso i secoli fine XVII e metà XVIII, con abitazione più modesta vi erano i membri della famiglia Massinaghi.

La Madonna Liberatrice nella Chiesa della ss. Trinità nel 1900 (Archivio Mauro Galeotti)

Viterbo STORIA
Mauro Galeotti

Notevole fantasia e mistero destò da sempre il Bullicame, tanto che, il 28 Maggio 1320, grazie all’intervento divino della Madonna, liberò i Viterbesi, da una paurosa apparizione di demoni col corpo di corvi, nottole e aquile, che, dopo il voto espresso dal popolo viterbese, annegarono nella pozza del Bullicame.

Bagnaia
Pier Isa Della Rupe (Isa Pierini)

SEMPRE NEL PERIODO

Quando eravamo poveretti e c'era la "fame" anche per la Befana, i ragazzi si mascheravano la faccia con il carbone e andavano cantando questa canzone nelle varie case e al termine ricevevano qualche salsiccia (rocchie), viarelli, ecc.

Il Castello o Rocca di Proceno negli anni '50 (Archivio Mauro Galeotti)

Proceno STORIA

Nella Tuscia, sulla via Francigena, sorge il Castello o Rocca di Proceno, un articolato sistema di fortificazioni creato nel XII secolo a scopo di difesa.

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