Lo stendardo opera di Giovan Francesco Romanelli (1649)
Mauro Galeotti
Ezio Cardinali
Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone
La Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone, è da considerare come l’esempio del barocco a Viterbo.
Lo stendardo opera di Giovan Francesco Romanelli (1649)
Mauro Galeotti
Ezio Cardinali
Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone
La Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone, è da considerare come l’esempio del barocco a Viterbo.
Gregorio XIII
(Vedi anche http://www.madonnadellaquercia.it)
Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli
Pontefici Romani divoti della Madonna della Quercia, vengono a visitarla, ricevono grazie, e concedono privilegi
(Leggi l'inizio delle visite, le trovi qui sotto, appresso alla pubblicità del Monastero)
Seguono altri Pontefici divoti
La Chiesa dei santi Faustino e Giovita a Viterbo
Mauro Galeotti
44 foto in galleria a fine articolo di Ezio Cardinali
Sulla Piazza san Faustino si affaccia la Chiesa dei santi Faustino e Giovita, esistente già nel 1226 sicuramente in stile romanico e di dimensioni modeste, annessa alla Prioria di san Luca.
La fontana ripulita da Fratelli d'Italia
La fontana nel 1900 circa (Archivio Mauro Galeotti)
Mauro Galeotti
Fontana a Porta Fiorentina di Carlo Jelmoni. Di fronte a Porta Fiorentina è una fontana in peperino, opera del 1896 del viterbese Carlo Jelmoni (1867 - 1933), con una bella mostra sulla quale è scolpito Decori et utilitati pub. MDCCCIIIIC, al centro è lo stemma di Viterbo, in basso è incisa la firma C. Jelmoni fece.
Viterbo dal Palazzo Episcopale discoperto questo dì 8 Giugno 1270 vacando la Sede Apostolica
Mauro Galeotti
dal libro L'illustrissima Città di Viterbo, Viterbo, 2002
Papa Clemente IV, Guy Foulques de s. Gilles, Guido Fulcodi, francese, eletto il 5 Febbraio 1265 e morto nella nostra città il 29 Novembre 1268.
!l centro di San Lorenzo Nuovo
Vincenzo Ceniti Console del Touring Club
Che ci andiamo a fare a San Lorenzo Nuovo? Intanto a curiosare sull’assetto urbanistico più giovane della Tuscia viterbese realizzato di sana pianta ad iniziare dalla seconda metà del XVIII secolo per volere di Clemente XIV che si trovò costretto a far evacuare il vecchio borgo di San Lorenzo presso le sponde del lago di Bolsena perché insalubre e malarico, dove erano rimaste non più di 350 persone.
La Quercia
Un santo uomo, un santo prete, anche monsignore, ma soprattutto curato nella Basilica della Madonna della Quercia: don Sante Bagnaia, salito in cielo il 19 giugno del 2002.
1907 i butteri con le mandrie alla Fiera della Quercia (Archivio Mauro Galeotti)
prof. Gianfranco Ciprini
In un libro intitolato "Notizie istoriche sull’origine delle Fiere nello Stato Ecclesiastico" scritto da G. Monti nel 1828 si legge:
"… Nella gran piazza innanzi a questo Santuario vi sono in simmetrica forma molte case, con una fontana nel mezzo, e con altre case intermedie , presso delle quali si trova il gran campo Graziano, che presenta vari punti di colline ed un lungo fontanile da una parte.
Nel chiostro della Basilica della Quercia è conservato un affresco del 1619 nel quale San Pio V prega la Madonna durante la battaglia di Lepanto
(Vedi anche http://www.madonnadellaquercia.it)
Viterbo CRONACA STORICA da "PIZZERIA IL MONASTERO VITERBO"
Nicolò Maria Torelli
Pontefici Romani divoti della Madonna della Quercia, vengono a visitarla, ricevono grazie, e concedono privilegi
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