Va la Viterbese con molti volti nuovi rispetto al precedente campionato di Eccellenza, tutti di prima scelta per la serie D e quindi, altrettanto convinta di poter recitare un ruolo da protagonista fino a maggio quando sentiremo il triplice fischio finale dell'ultima gara di campionato.

Dimenticata la Coppa Italia ecco il campionato, gli allenamenti a Grotte di Castro proseguono con le tante ripetute sugli schemi preferiti da mister Gregori, giovedì è stata la Pianese squadra di serie D girone E, a collaudare il potenziale tecnico gialloblu, un buon allenamento  al quale non ha preso parte Pippi che in giornata si è sottoposto ad appropriati esami ecografici per un risentimento muscolare rivelatosi solo un affaticamento muscolare che non gli impedirà di essere della partita anche se non verrà mandato in campo dal primo minuto.

Gregori, è risaputo, preferisce lo schema 4/3/3, ecco allora che in linea di massima, gli undici che probabilmente giocheranno dal primo minuto con  la direzione del veneto Saggese di Rovereto, potrebbero essere:

Fadda a difesa della rete; i quattro davanti al portiere potrebbero essere,  Perocchi, Federici, Scardala, Pacciardi; a centrocampo, Faenzi, Giannone  o Spinelli, Nuvoli; le tre punte con Pippi come detto in panchina comunque pronto all'occorrenza, dovrebbero giocare, Morini, Pero Nullo, e Saraniti.

Buone possibilità di essere della gara le ha Agelilli che da tre settimane si sta allenando a Grotte di Castro, dovrebbe aver ricevuto la lista di svincolo dalla sua ex società, la Regina, se, il condizionale è doveroso, il documento sarà arrivato potrebbe giocare, forse,  al posto di Pero Nullo.   

Tutta la serie D domenica scenderà in campo con una fascia gialla per dimostrare solidarietà ai due marò, Latorre e Girone, da circa tre anni sono tenuti prigionieri in India per una vicenda che li vede coinvolti ingiustamente e che i nostri politici non riescono a sbrogliare.

La partenza per San Cesareo avverrà domenica mattina, poco più di un'ora di viaggio, pranzo e alle 16 pronti per al prima di campionato.

Da ultimo ricordiamo con commozione la piccola ma bella figura di Benedetto Mancini da tutti conosciuto come Rocca, una persona indimenticabile che aveva eretto la Viterbese a sua seconda casa, laborioso quanto mai, se ne andato in silenzio così come sempre è vissuto nei suoi 73 anni,  alla famiglia le condoglianze personali e della redazione de "La Città".