Viterbo SPORT DI BUONAFEDE?

 

Buona la prima per gli azzurri di Prandelli, in queste gare iniziali del Campionato del mondo “Brasile 2014”, che a giudicare da certe… sviste (??) arbitrali, già si direbbe orientato, anziché no verso i colori verde oro.

E non ditemi, con fare saccente, salmodiante e predicatorio, che in nome dello sport e per il bene del calcio bisogna credere ciecamente alla buona fede degli arbitri. Bisogna??

E chi l’ha detto? La buona fede in giacchetta nera non è mica un dogma di fede! O un a priori kantiano da deglutire senza discutere a mo’ di… olio di ricino, tanto per schiarirsi le idee, come avrebbe detto qualcuno in vena di dialoghi sopra i massimi sistemi del mondo.

Anzi, dopo le castronerie messe in mostra dall’arbitro giapponese (e non solo!), verso il quale i croati meditano ancora le più ampie ritorsioni da parte della dea della giustizia, che ci si augura, per il futuro, meno bendata e con la bilancia più rodata, mi verrebbe tanta voglia di trascinare in tribunale queste giacchette nere, dimostrando a colpi di filmati tutta la loro imperizia e negligenza.

Ma tant’è. Se il calcio finisse in Tribunale, sarebbe la morte di questo sport?

E allora chi dovere prenda a calci in culo certi arbitri, mandandoli a coltivar fave o cerase, anziché sceglierli sul mazzo come i carciofi ed inviarli a far danni, peggio di uno tsunami.

Sono sicuro che dopo aver messo in campo tanta tecnologia, ci sarà pure un modo per cogliere le giacchette nere col classico sorcio in bocca, senza ricorrere all’ipnosi o al siero della verità.

Ricordate il vergognoso e mediocre mondiale del 2002? Per far arrivare la Corea del Sud in semifinale e far piazzare i parenti poveri del Sol levante al 4 posto, a dispetto dei Santi, la premiata ditta Blatter e soci, regalarono all’Italia l’arbitro Moreno e successivamente un arbitro egiziano (sic!) alla povera Spagna di Camacho. Già, Sep Blatter!

Questo nanetto svizzero (che con le scuse più becere, evitò nel 2006 di presenziare alla cerimonia di premiazione della finale mondiale per non stringere la mano agli azzurri di Lippi), lontano parente del formaggio con i buchi e ancor meno della cioccolata al latte col marchio vaccino delle prealpi, ha confezionato in accoppiata col francese Platini (Dio li fa e poi li accoppia!), altro monumento alla presunzione ed all’ipocrisia, un girone tutto rose e fiori per Svizzera e Francia, nel tentativo di far superare alle stelle alpine rossocrociate ed ai galletti vallespluga almeno il primo turno indenni.

Per quanto vorrà abusare il Blatter (scopertosi, peraltro all’improvviso tifoso del Brasile) della nostra pazienza? Non sarebbe il caso che questo pensionato strapagato dalla Fifa, dopo aver ammorbato il calcio mondiale con la sua presenza, si togliesse dalle balle?

E non è anche … “merito” suo la presenza a questi mondiali di arbitri incapaci ed inetti o quantomeno non altezza di presenziare ad una manifestazione così sentita ed importante?

La speranza è sempre l’ultima a morire. Ma se vogliamo davvero bene al calcio mondiale, sarebbe ora di mettere da parte Blatter e con lui le sue idee malsane, tanto malsane da puzzare troppo… verdeoro!!!

 Giuseppe Bracchi

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