Viterbo SPORT
Mario Cipolloni

No, così proprio No.

La Viterbese non c'è più, anche il Cuneo, che in casa ha lasciato punti a tutte le altre squadre ha avuto la meglio su una NON squadra.
Dalla partita con l'Arezzo vinta 2-0, la ex gialloblu non ha più assaporato il gusto della vittoria, tre pareggi e tre sconfitte in esse compresa la prima finale di Coppa Italia al Rocchi.
Abbiamo ascoltato, essendo fuori Viterbo, il commento radiofonico, come sempre preciso, dell'amico Claudio. NO, la Viterbese non c'è più e, quel che più conta, in negativo ovviamente, è perso anche il quarto posto superata dalla Carrarese, di più, dopo certe prestazioni, continuando a NON giocare  c'è da dare quasi per certo, a meno di clamorosi miracoli calcistici (vedesi Roma Barcellona e Juventus Real Madrid) una ulteriore sconfitta nella seconda e definitiva finale di Coppa Italia.

NO, ASSOLUTAMENTE NO; egregio Sottili, non può essere così mal ridotta l'amata Viterbese
In presentazione di partita abbiamo scritto: "...ci vorrà tanta testa e tanta gamba per fare il risultato più positivo, la vittoria esterna..." come a dire, il pareggio non è sufficiente, tanto da non essere preso in considerazione.

E invece ha vinto il Cuneo penultimo in classifica distante 23 punti dalla gialloblu.
A Sottili viene naturale chiedere: "Che cosa sta succedendo ai suoi ragazzi? Quale il motivo del non gioco? Lo schema tattico 4-3-3 non è più valido, allora si cambi, gli allenamenti servono a questo.

Perché dopo la rete del Cuneo, seppur in dieci per l'espulsione di Sanè i suoi ragazzi hanno chiuso nella loro metà campo i modesti avversari?".
 
Non reggono, a nostro parere, le assenze dei vari Baldassin, Jafferson, Musacci, Checchin, Pacciardi e De Vito, non regge  allenarsi  lontano da Viterbo, a Grotte di Castro, c'è sicuramente qualcos'altro che, a chi scrive di Viterbese sfugge e questo qualcos'altro, sta portando alla deriva una squadra che fino ad un mese fa era nelle primissime posizioni della classifica.

Cosa succederà adesso è solo nella mente del patron, di Piero Camilli, aspettiamo i risvolti di questa ennesima brutta NON giocata partita, tanto da subire la sconfitta ad opera di una squadra che, al massimo, potrà partecipare ai play out.
 

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