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Grande opportunità per Emanuele Blandamura: il 15 aprile sfiderà il campione del mondo dei pesi medi WBA Ryota Murata alla Yokohama Arena (17.000 posti) in Giappone.

“Ieri mio figlio Christian ed Emanuele hanno partecipato alla conferenza stampa in Giappone – spiega il presidente della Opi Since 82 Salvatore Cherchi – ed è stato un grande evento come lo sarà la manifestazione del 15 aprile. Ryota Murata è popolarissimo e sicuramente l’Arena di Yokohama sarà esaurita. L’organizzatore è Akiko Honda, che ha gestito i migliori pugili giapponesi degli ultimi anni ed anche Edwin Valero, Jorge Linares e Roman Gonzalez.

Nel 2009 Honda è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame che ha sede a Canastota vicino New York. Ryota Murata è un ottimo pugile, cha ha vinto la medaglia d’oro nella categoria dei pesi medi alle Olimpiadi del 2012 ed ha bruciato le tappe da professionista diventando campione del mondo al quattordicesimo combattimento. E’ un pugile completo, ma sono sicuro che Emanuele si farà valere. Noi andiamo a Yokohama per vincere. ” Nato a Udine il 19 dicembre 1979, alto 178 centimetri, Emanuele Blandamura ha debuttato in qualità di pugile professionista nell’aprile 2007 ed ha sostenuto 29 incontri con un bilancio di 27 vittorie (5 prima del limite) e 2 sconfitte. Fra i pesi medi ha vinto i titoli di campione del Mediterraneo WBC, campione internazionale silver WBC e campione d’Europa (superando ai punti Matteo Signani).

Blandamura si è confermato sul tetto d’Europa con una vittoria ai punti su Alessandro Goddi. Emanuele ha abbandonato l’alloro continentale per coronare il proprio sogno di combattere per il titolo mondiale. Ryota Murata ha 32 anni, è alto 183 centimetri, ha un record di 13 vittorie e 1 sconfitta ed è alla prima difesa del titolo mondiale dei pesi medi WBA che ha vinto il 22 ottobre scorso, a Tokyo (Giappone) battendo in sette riprese il franco-camerunense Hassan N’Dam N’Jikam (che ha abbandonato). Murata è popolarissimo perché è stato il primo giapponese a vincere la medaglia d’oro olimpica nella boxe dal 1964, quando Takao Sakurao la vinse nei pesi gallo. Il combattimento tra Emanuele Blandamura e Ryota Murata è il secondo grande risultato manageriale ottenuto dalla Opi Since 82 nel giro di tre mesi: lo scorso 28 ottobre, al Millenium Stadium di Cardiff, in Galles, il francese Carlos Takam (amministrato dalla famiglia Cherchi) ha sfidato il campione del mondo dei pesi massimi Anthony Joshua di fronte a 78.000 spettatori ed alle televisioni dei cinque continenti.

Takam ha sostenuto un gran match, ma è stato fermato dall’arbitro nel corso del decimo round. Adesso, è la volta di Emanuele Blandamura combattere in un evento pubblicizzato su scala planetaria, alla presenza di un grande pubblico per cercare di entrare nella storia della boxe. Nella storia della boxe tricolore, Emanuele c’è già avendo conquistato e difeso il titolo europeo dei pesi medi, la categoria più prestigiosa (insieme ai pesi massimi) in cui l’Italia ha avuto campioni del calibro di Nino Benvenuti. Come Benvenuti, Emanuele non ha mai avuto problemi a combattere all’estero, a casa del suo avversario.

Nel 2014 Emanuele ha conquistato il titolo dell’Unione Europea dei pesi medi contro Marcos Nader a Stoccarda (Germania). Subito dopo, Emanuele ha sfidato il campione europeo Billy Joe Saunders, a Manchester (Inghilterra). Vinse Saunders per ko all’ottavo round. In seguito, Billy Joe Saunders è diventato campione del mondo dei pesi medi WBO (World Boxing Organization).

Il 20 giugno 2015 Emanuele Blandamura ha combattuto al teatro Principe di Milano in una manifestazione organizzata dalla Principe Boxing Events di Alessandro Cherchi sfidando il francese Michel Soro per il vacante titolo europeo dei pesi medi, ma vinse Soro all’ottavo assalto. Soro ha poi combattuto per il mondiale dei pesi superwelter WBA perdendo ai punti contro Brian Carlos Castano per split decision (due giudici hanno assegnato la vittoria a Castano, uno a Soro).

Insomma, le due sconfitte di Emanuele sono arrivate contro dei pugili di altissimo livello. E sono passati due anni e sette mesi dall’ultima sconfitta, un periodo durante il quale Emanuele è maturato pugilisticamente ed è per questo che può dire la sua contro Ryota Murata. Nei prossimi giorni, Emanuele Blandamura tornerà in Italia per preparare la sfida mondiale con l’allenatore Eugenio Agnuzzi a Roma.