Viterbo SPORT
Mario Cipolloni

90+5 minuti di gioco nei quali la Viterbese Castrense ha, secondo noi, fatto la partita specie nel secondo tempo. In un incontro di pugilato sicuramente l'arbitro e i giudici avrebbero assegnato il pareggio ai punti.

Ha vinto però il Livorno che in più occasioni si è trovato in difficoltà. 

Alla Viterbese Castrense, è mancato il guizzo conclusivo per portare a casa un risultato positivo.

Il 3-0 punisce oltremodo i gialloblu  i quali, per loro conto, nel primo tempo hanno subito la rete del vantaggio amaranto con un colpo di tacco di Doumbia che fino a quel momento poco aveva fatto, eppure, con molta fortuna, anche se bella la realizzazione ha portato in vantaggio il Livorno. 

Dal rientro in campo il Livorno, la squadra prima in classifica si è arroccata in difesa a protezione del vantaggio, sono stati 45 minuti+ 5 di recupero nel contesto dei quali Verutti e compagni hanno preso d'assedio la metà campo del Livorno dove il portiere Pulidori in più occasioni ha salvato il risultato poi, purtroppo, con i gialloblu in continuo pressing hanno subito la rete del doppio vantaggio, al 75', con Luci da circa 30 metri, una rete che capita una volta ogni "millanta" anni, un tiro a mezza altezza infilatosi all'incrocio alla sinistra del pur bravo, ancora una volta, Iannarilli che non ha abbozzato nemmeno l'intervento, infine, la terza rete realizzata da Morelli al 90' con la Viterbese ancora e sempre in continuo pressing, quindi tutta sbilanciata in avanti e dunque facile preda del contropiede di Mourilo che si fa parare il tiro da Iannarilli, sulla respinta la rete di Morelli.

Si ripete, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, come a dire: tra il Livorno e Viterbese, quantunque i tanti punti di differenza in classifica (prima della gara + 9) vista la gara sul pesantissimo green del Picchi proprio non c'è.

Checché ne dica il tecnico labronico Sottil a fine gara al microfono RAI: "...abbiamo ben giocato, vinto la gara 3-0, le nostre reti potevano essere anche più", probabilmente ha visto giocare solo la sua squadra non prendendo minimamente in considerazione quanto fatto dalla gialloblu che, tanto per inciso nel primo tempo era arrivata anche a pareggiare con Celiento su conclusione di Baldassin (così ci è parso dalle immagini televisive).

Alla Viterbese, ancora una volta, è venuta mancare la forza negli uomini deputati a buttarla dentro, il solo Razzitti è un po' poco, da solo è comunque riuscito a mettere in apprensione la difesa amaranto facendo, come suol dirsi, a sportellate con la difesa labronica, l'assenza di Jefferson, e chi sa ancora per quanto resterà fermo in infermeria, si sente moltissimo, le variazioni che ha adottato Nofri mandando in campo Tortori, Vandeputte, Mendez e Ngissah, non hanno sortito l'effetto sperato.

La Viterbese ha giocato a viso aperto contro il Livorno che, è bene non dimenticarlo, è primo in classifica e quel che più conta avendo vinto, nelle dodici gare disputate,  dieci volte e due pareggi.

Ma tant'è, ha vinto il Livorno e perso la Viterbese ma il pareggio sarebbe stato il risultato più vero.

Si torna in campo domenica alle 18,30, per affrontare la Pistoiese.

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