Viterbo SPORT GIALLOBLU
Mario Cipolloni
Il giornalista sportivo, Mario Cipolloni
Pubblico delle grandi occasioni, per quella che da molti era considerata la partita della verità e che invece si è dimostrata, ancora una volta ed è la quarta, la partita (dopo Pisa, Giana e Monza) dall'enorme "ridimensionamento" del raggiungimento di certi traguardi, per la verità mai pronunciati, ma che potevano essere, visto il materiale a disposizione, anche realizzabili.
Un esempio: Viterbese - Siena, se i gialloblu avessero battuto i bianconeri senesi, come era nelle possibilità della squadra, nelle aspettative societarie e del numeroso pubblico, sarebbero saliti al secondo posto in classifica appaiati alla Robur, dietro il Livorno.
Così purtroppo non è stato, con un peggioramento purtroppo, uno scivolo di due posizioni, dal terzo al quinto posto dietro Pisa e Olbia.
Intanto, con la quarta sconfitta, (tre in casa), nelle dieci gare disputate si nota la differenza reti: 19 le realizzate (due meno del Livorno a quota 21) 14 le subite.
Insomma, i gialloblu segnano sì tanto, ma subiscono anche tanto.
Recita un vecchio proverbio buono anche per il calcio:
"La miglior difesa è l'attacco".
Bene, ma se l'attacco non realizza o meglio, non va a buon fine, immancabilmente, prima o poi a subire sarà la difesa.
E la difesa dei gialloblu, specie con la Robur Siena ha dimostrato di essere perforabile in qualsiasi momento, lo dimostrano ampiamente le tre reti degli ospiti. A niente è servito il rigore, realizzato da Jefferson, che ha dimezzato lo svantaggio, anche perché, se non soprattutto, Marotta è salito al proscenio serale da par suo, da grande campione del calcio.
Ecco, la differenza, tra il Siena e la Viterbese, sta tutta nelle tre reti realizzate dagli ospiti, da Marotta la prima e, con la sua regia calcistica, le altre due da Guberti e Campagnacci.
Tre incursioni in area gialloblu e altrettante reti.
Di contro la Viterbese ha giostrato sul green del Rocchi con tanta buona volontà, tanto ardore, tanta voglia di far bene, ma ha prodotto solo discreto gioco e molto agonismo.
Non è una accusa al reparto difensivo, assolutamente no, anche perché, sono mancate e per molto tempo due importanti pedine difensive come Varutti e Sanè, senza nulla togliere a quei giocatori che li hanno sostituiti, anzi.
Un aforisma dello scrittore statunitense Arthur Bloch recita:
"Tu vai in campo e bastona tutto quello che vedi passare. Se tocchi anche il pallone, pazienza".
Forse un po' antisportivo, ma molto significativo, ovvero, "da qui non si passa".
I difensori gialloblu dovrebbero farlo proprio, ovviamente nella correttezza sportiva, senza mai lasciare niente di intentato pur di arrivare alla vittoria.