Viterbo SPORT
Mario Cipolloni

Il patron della Viterbese Castrense, Piero Camilli

Già, ri-presentazione del positivamente conosciuto mister Nofri.

Fu molto perspicace Piero Camilli a riconoscere in questo allenatore le giuste qualità nel sostituire un allenatore dalla riconosciuta bravura come Stefano Sanderra, per riportare la  Viterbese in Lega Pro. 

E Nofri ci riuscì alla grande. 

Arrivato  sulla panchina gialloblu il 6 ottobre 2015, c'è stato  per 28 gare, 20 i successi, 7 i pareggi e una sola sconfitta; alla promozione in Lega Pro, Federico Nofri si tolse lo sfizio di aggiungerci anche il titolo di "campione" d'Italia di serie D battendo 2-1-,  allo stadio dei Pini di Viareggio, il Piacenza di Franzini. 

Quando sembrava che la sua conferma alla guida della Viterbese fosse assolutamente certa, due giorni prima della partenza per il ritiro pre campionato Piero Camilli gli  diede il ben servito ingaggiando Giovanni Cornacchini. 

L'avventura in gialloblu di Cornacchini è storia recente: esonerato una prima volta arriva Dino Pagliari, poche partite e anche Pagliari è esonerato, Cornacchini torna a Viterbo, solo un mese e secondo esonero infine, l'accoppiata Puccica Nardecchia a concludere la stagione 2016/17.

2017/18 Valerio Bertotto, oltre a tanti nuovi giocatori, è il nuovo mister gialloblu.

Inizio scoppiettante, tre vittorie, entusiasmo alle stelle poi, due consecutive sconfitte, a Pisa e al Rocchi con la Giana Erminio, a queste fanno seguito partite non certo esaltanti, una involuzione in negativo, una seconda sconfitta interna(Monza) acuisce la decisione del comandante di esonerare mister Bertotto. 

Ed eccoci a giovedì sera  con la ri-presentazione di Federico Nofri.

Nel rivederlo a fianco di Piero Camilli è tornata alla mente la canzone vincitrice dell'ultimo festival di San Remo : Occidentali's Karma ovvero: si riceve, sempre, ciò che si è dato o, se più piace, si raccoglie ciò che si è seminato.

E Federico Nofri ha dato, due anni prima, campionato 2015/16, veramente tanto alla causa gialloblu.

Martedì 10 ottobre, due anni dopo (allora era l'11 ottobre) è tornato alla Viterbese, la sua squadra, con la quale ha avuto grossi successi e godurie, ma anche  l' impensabile, inspiegabile mancato rinnovo al termine di un campionato vinto.

A Viareggio, contro il Piacenza, la sua ultima partita in gialloblu, al suo rientro, lunedì 16 ottobre, alle 20,30, (quando si dice "il destino") ancora il Piacenza, questa volta sul rettangolo del Grilli. 

Nel suo monologo  Piero Camilli ha detto: ...ho riportato Nofri, perché con lui ho sbagliato, mi sono "PENTITO" di non averlo confermato due anni fa, l'amicizia e la stima nei suoi confronti sono rimaste intatte, eccolo nuovamente qui per continuare il lavoro da lui  iniziato.  

Karma, destino e naturalmente Piero Camilli, hanno fatto in modo che Federico Nofri tornasse alla guida della tanto amata signora in gialloblu e dei suoi ragazzi. 

"Ho sentito, ha aggiunto Camilli, la necessità di cambiare perché la Viterbese, dopo un buon inizio ha avuto una involuzione negativa, la nostra è l'unica squadra ad aver mandato in campo tutti i giocatori che abbiamo, al punto di arrivare ad essere squadra leggera e narcisista, in campo ci si va per vincere ha sottolineato e non per far dire agli altri quanto siamo bravi e belli per poi perdere, anche in casa e io, ha concluso,....Voglio vincere!

Nofri ha risposto alle numerose domande dopo aver inizialmente detto: 

"...contentissimo di essere tornato,  a Viterbo sono stato bene , specie poi quando si vince un campionato, Camilli ha deciso di cambiare(ecco il Karma) e io sono tornato ben volentieri, ho visto giocare diverse volte la Viterbese, è squadra tecnica composta da ottimi elementi, ho già in mente gli undici che manderò in campo lunedì sera, ci sono ancora diversi giorni per decidere definitivamente, per questo, dopo gli allenamenti svolti, per meglio conoscere i miei nuovi ragazzi, voglio ancora vedere quali di essi risponderanno ancor più positivamente alle mie sollecitazioni, il mio obiettivo è, e su questo ho riscontrato la loro forte volontà,  possibilmente  migliorarci, come gioco e ovviamente come classifica, il mio modulo? Quello che già conoscete (4-3-1-2), mi piace giocare con le due punte, comunque ci adatteremo all'avversario, i giocatori che abbiamo permettono varie soluzioni, importante è terminare la partita avendo esaurito tutte le forze e ogni goccia di sudore.

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