Viterbo SPORT
Mario Cipolloni

VITERBESE (3-4-3) Iannarilli; Celiento, Miceli, Dierna (dal 45' s.t. Pacciardi); Pandolfi, Doninelli (dal 38' s.t. Cruciani), Cenciarelli, Varutti; Falcone, Jefferson (dal 26' s.t. Jallow), Neglia (Pini, Micheli, Tortolano, Cuffa, Paolelli, Battista, Cardore, Sandomenico). All. Puccica

AREZZO (4-2-3-1) Borra; Luciani A., Barison, Solini, Masciangelo; De Feudis, Corradi; Yamga, Grossi (dal 23's.t. Bearzotti), Arcidiacono (dal 35' s.t. Erpen); Polidori (Garbinesi, Sabatino, Foglia, Demba, D'Ursi, Ba, Luciani L. Rossetti, Farelli, Ferrario).

All. Sottili

Arbitro: Amabile di Vicenza

Ammoniti: Miceli, Yamga, De Feudis.

Spettatori oltre 2000

Un pareggio che accontenta le due squadre, la Viterbese, da buona matricola centra l'obiettivo dichiarato ad inizio campionato, i play off; l'Arezzo  seppur superato dal Livorno, ha la possibilità nell'ultima di campionato, di riprendersi il terzo posto in classifica.

Comunque, ai punti, come nel pugilato, contro gli amaranto di Sottili avrebbe vinto la Viterbese per le tre buone occasioni capitate ai gialloblu non escludendo un paio di errori del direttore di gara.

Dopo la sconfitta di Siena, dove la difesa ha veramente fatto vedere le streghe ai tanti tifosi gialloblu, specie negli ultimi fatidici venti minuti, Puccica, in questa gara con l'Arezzo ha subito provveduto a rimettere le cose nel loro giusto posto, ecco allora in campo Iannarilli, con il portierone gialloblu nelle vesti dell'uomo mascherato" per via di una maschera messa a protezione dello zigomo operato dopo la gara interna con l'Alessandria, la difesa ne ha tratto grande giovamento sentendosi oltremodo sicura in retroguardia  senza nulla togliere al pur bravo Pini; il rientro di Dierna ha dato più sicurezza, più garanzie di tenuta, anche se Pacciardi nelle precedenti gare non è che abbia sfigurato , solo che  l'intesa tra i vari componenti ne soffriva un po’; il rientro di Cenciarelli, motorino a tempo pieno e la conferma di Jefferson hanno messo la Viterbese nella condizione di ben imporsi su un non certo arrendevole Arezzo che, comunque, senza il suo uomo bomber Moscardelli, non ha messo pensiero più di tanto.

Nei primi minuti di gara, la Viterbese spinge per andare subito in rete, al 9' del primo tempo Neglia è buttato giù senza tanti complimenti in piena area,  per tutti rigore netto, solo Amabile di Vicenza seppur a pochi passi dalla azione incriminata, lascia proseguire tra gli urli e gli improperi degli oltre 2000 spettatori. 

Al 33'   Falcone, ben messo in movimento da un ottimo invito di Neglia(ancora e sempre lui) si trova a due passi da Borra, solo che sbaglia la conclusione mandando il pallone tra le braccia del portiere uscitogli incontro.  

Segue una incursione degli ospiti verso Iannarilli, cross dalla destra, il portiere esce in presa alta, lo ostacola pericolosamente Yamba, il n° 17 (e te pareva, sempre sto numero infame)colpisce duro, dovrebbe esserci una ulteriore ammonizione e conseguente espulsione, niente, si prosegue con apprensione , poi tutti negli spogliatoi. 

La seconda parte inizia con la Viterbese costantemente nella metà campo ospite, al 55' la possibilità di andare in rete, Pandolfi entra in area conclusione che Borra respinge, palla sui piedi di Jefferson conclusione a rete e ancora respinta del portiere e definitiva della difesa. 

Esauriti i bonus le due squadre si accontentano del pareggio che porta, come detto all'inizio, i figli della amatissima signora in gialloblu a disputare con matematica certezza i play off e l'Arezzo, probabilmente, a mantenere la terza posizione in classifica.

Una buona partita e un giusto pareggio al quale ha fatto da cornice un discreto  pubblico con una bellissima coreografia ideata e mostrata ad inizio gara dagli stupendi tifosi gialloblu.

Sabato prossimo, ultima di campionato in quel di Como, poi il via dal 14 Maggio ai play off, tra i protagonisti della seconda fase i figli della signora in gialloblu, una partecipazione arrivata a suon di buone gare anche se con tanta recriminazione per i tanti infortuni capitati nel momento cruciale del campionato. 

Grande rammarico per quello che poteva essere e non è stato.

Mario Cipolloni