Ermanno Todini

Viterbo
SPORT CALCIO


Sabato 11 gennaio, alle 15, presso lo stadio “Filesi” di Orte, è in programma il match della riconciliazione tra Nuova Ortana e Oratorio Grandori, valevole per la categoria Esordienti.

Si tratta di una partita fortemente voluta dal delegato provinciale della Figc Ermanno Todini che si è personalmente adoperato affinché si ponesse fine ad una querelle sorta durante la gara di campionato disputata un mesetto fa a Viterbo.

In quella circostanza, infatti, si dovettero purtroppo registrare alcuni screzi tra i genitori dei piccoli atleti che sfociarono in polemiche sui mezzi di comunicazione, condite da accuse reciproche, prese di posizione e risposte sempre più piccate. “Una situazione - commenta Todini - decisamente spiacevole e soprattutto non appropriata quando in campo ci vanno ragazzini, il cui unico obiettivo è divertirsi”.

Ecco allora la necessità di chiudere la questione e di farlo, visto che si sta parlando di calcio, con un match all'insegna dell'amicizia e della condivisione di valori comuni che sono alla base dello sport. “Desidero ringraziare pubblicamente - aggiunge ancora il delegato Figc - il presidente don Pino Curre e il direttore generale Proietti che hanno accettato il mio invito a fermare le sterili polemiche delle scorse settimane e a far scendere in campo le due squadre.

Una disponibilità piena e convinta che deve essere di esempio e di stimolo per tutti coloro che operano nei settori giovanili e, più in generale,  nell'intero mondo del calcio. E desidero altresì ringraziare il presidente della sezione Aia di Viterbo, Luigi Gasbarri, che ha designato per la gara di domani un arbitro federale così da conferire all'incontro anche quella veste di ufficialità per rendere ancora più importante l'appuntamento”. Al termine, sarà lo stesso Ermanno Todini a consegnare alle due squadre una coppa che suggelli la ritrovata armonia.

“Se vogliamo continuare a considerare il nostro sport - conclude il massimo esponente del calcio provinciale - il gioco più bello del mondo, dobbiamo evitare che si ripetano episodi incresciosi come questo. Tutti noi adulti, in campo e fuori, dobbiamo rappresentare un modello comportamentale per i più piccoli. Solo in questo modo potremo continuare a far crescere i nostri giovanissimi atleti, insegnando loro gli tecnici e tattici ma soprattutto arricchendo il loro bagaglio morale”.

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