Viterbo SPORT
Mario Cipolloni

L'allenatore della Viterbese Castrense, Dino Pagliari
(Foto Lucio Matteucci)

Si, questa sera con il pareggio sul difficile terreno del Città di Arezzo, possiamo a giusta ragione e con piacere iniziare con "buona la prima" non è stato un miracolo, ma una prestazione senza problemi con Iannarilli che ha passato una serata praticamente inoperoso con l'unico problema, nel primo tempo, della traversa colpita dall'Arezzo, per il resto, anche con l'aiuto di un uomo in più per l'espulsione di Moscardelli.

"Crepi l'astrologo", così si dice quando incontri, come c’è capitato questa mattina (ieri per chi legge) chi viene a dirti con una specie di sorriso beffardo, "...vedrai, ci ha detto il tizio. del quale, volutamente e dispiaciuti il suo nome, vedrai, il cambio dell'allenatore non servirà a niente".

"Crepi l'astrologo", tanto per rimarcarlo e fare doverosi scongiuri contro certi personaggi che hanno nel loro d.n.a. solo il disfattismo sportivo e la voglia di ergersi ad infallibili con il proprio giudizio sportivo strampalato a dimostrazione di una antisportività tanto cretina e fuori luogo che non ha giustificazione di sorta.

In soli due giorni e mezzo Pagliari ha riportato la Viterbese ad essere protagonista così come lo è stato nel primo quarto di campionato.

Insomma, al trillo finale di Di Tullio di Bari, i gialloblu hanno dimostrato personalità e un discreto gioco d'assieme che, possiamo ben dire "la Viterbese c'è, è tornata la Viterbese che abbiamo sempre voluto vedere sviluppando il proprio gioco in modo giudizioso e concreto".

Un solo punto portato via da un campo difficile come è il Città di Arezzo, un pareggio che poteva portare  qualcosa in più se il colpo di Cenciarelli a botta sicura fosse andato oltre l'ultima fatidica linea difesa dall'amaranto Benassi. 

Una sola gara al giro di boa, domenica prossima con il Como, gara che se vinta, riporterebbe la Viterbese nella zona play off  poi, inizio del calcio mercato invernale dove Camilli ha più volte detto di voler reperire quei giocatori che possono ancor più dare consistenza alla sua squadra.

Manca, dopo l'infortunio di Sforzini, l'uomo che apre gli spazzi agli altri e lui stesso la "butti dentro" dopo di che ci piacerebbe rincontrare il saccente disfattista sportivo e, probabilmente, anzi, senza probabilmente, anti Viterbese per fargli un bel pernacchione in faccia con l'aggiunta del gesto del manico d'ombrello, "Tiè", Tiè e ancora Tiè!!!

 Mario Cipolloni

 

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