Viterbo SPORT Gli ultimi 90 minuti di un campionato tiratissimo dove la Lupa Castelli l'ha fatta veramente da padrona per tutte le 34 gare
di Mario Cipolloni
Nuorese 4/4/2: Deliperi; Bonu, Baone, Bossa, Bianchi; Piasnu (72 Cossu), Cadau, Alessandri A., Cappai; Fadda ( 64° Deiana) Pusceddu.
A disposizione: Matzuzzi, Sanna, Buttau, Tupponi, Alessandri E. Boi, Jedda
All.Mariotti
Viterbese 4/3/3: Fadda; Costalunga, Varricchio, Scardala, Tuniz; Pero Nullo (60° Fanasca), Nuvoli (82° Ghezzi), Faenzi; Neglia, Oggiano ( 68° Morini), Saraniti.
A disposizione: Zonfrilli, Pingitore, Pacciardi, Giurato. All. Gregori
Reti: 36°p.t. Pusceddu, 84° Fanasca
Angoli: 2-5 per la Viterbese
Arbitro : Cassella di Bra
Gli ultimi 90 minuti di un campionato tiratissimo dove la Lupa Castelli l'ha fatta veramente da padrona per tutte le 34 gare, (una sola sconfitta, il 21/12/2014 con il San Cesareo) hanno definitivamente decretato le quattro squadre che disputeranno i play off: Viterbese, Olbia, Budoni, Ostiamare e le due che si affronteranno per i play out: Palestrina e Isola Liri.
Retrocedono direttamente nel campionato di Eccellenza il Selargius, il Terracina e l'Anziolavinio.
A Nuoro la banda gialloblu ha giocato per vincere cogliendo al termine dei 90 minuti solo un pareggio arrivato a 6 minuti dal triplice trillo finale.
Hanno giocato costantemente all'attacco i gialloblu, purtroppo la non precisa mira dei numerosissimi tentativi operati un pò da tutti i gialloblu preposti alla bisogna oltre alla giornata di grazia del portiere Deliperi, è riuscito a parare anche l'imparabile, non ha permesso a Scardala e compagni di uscire dallo stadio Frogheri con i tre punti.
Certamente tanto la vittoria così come il pareggio non è che servissero a molto dato l'ormai consolidatissimo secondo posto ma una ulteriore vittoria avrebbe sicuramente apportato, questo si, maggior morale per gli imminenti play off.
E quando poi il gol tarda ad arrivare, sovente accade che la squadra che subisce riesce, anche con l'aiuto di una buona dose di fortuna, a passare in vantaggio; come appunto è accaduto alla Viterbese quando al 36° del primo tempo i verdeazzurri di Mariotti sono riusciti a sfruttare l'unica disattenzione della difesa gialloblu.
Questo fino a pochi minuti dalla fine della gara quando, dopo ulteriori continui tentativi, a dimostrazione della grande volontà e preparazione della Viterbese, è arrivato , finalmente, il meritato pareggio con Fanasca subentrato al posto di Pero Nullo.
Ed eccoci tutti proiettati, società, tifosi, l' intera città di Viterbo e, ovviamente la stampa verso i play off, un appuntamento che non va assolutamente snobbato, anzi, un appuntamento che sportivamente si aspettava da diversi anni, un appuntamento che apre le porte verso un probabilissimo calcio professionistico, quella ex serie C2 che solo con la Famiglia Camilli era ed è possibile conquistare.
Ora sta al comune di Viterbo mantenere le tante promesse fatte ai proprietari della Viterbese, la Famiglia Camilli appunto, il " Comandante" Piero e i suoi figli Vincenzo presidente e Luciano v.presidente, quanto promesso ad inizio della passata stagione (da non dimenticare che la Viterbese avrebbe dovuto ricominciare dalla terza categoria) lo stanno mantenendo, il comune, quantunque l'enorme impegno del delegato alla sport Sergio Insogna, sportivo di razza, ancora non ottempera alle promesse fatte.
Ora sta al comune di Viterbo mantenere le tante promesse fatte ai proprietari della Viterbese, la Famiglia Camilli appunto, il " Comandante" Piero e i suoi figli Vincenzo presidente e Luciano v.presidente, quanto promesso ad inizio della passata stagione (da non dimenticare che la Viterbese avrebbe dovuto ricominciare dalla terza categoria) lo stanno mantenendo, il comune, quantunque l'enorme impegno del delegato alla sport Sergio Insogna, sportivo di razza, ancora non ottempera alle promesse fatte.
La speranza di migliaia di sportivi, amanti del gioco del calcio ma soprattutto dei colori gialloblu, si augurano che i Camilli non si stanchino di Viterbo e della Viterbese ed emigrino verso altri lidi.
Mario Cipolloni