Viterbo POLITICA Ciorba: "Siamo stati una delle pochissime città a riconoscere la lingua italiana dei segni"
di Tiziana Mancinelli

 

Marco Ciorba

“Sicuramente sarà stato un errore grossolano, non voglio credere che ci sia un assessore così stupido da fare ciò”, è stato il commento di Marco Ciorba fuori la sala d’Ercole, dove ieri si stava tenendo la seduta di consiglio comunale, dopo avere appreso di una “strana” variazione di bilancio votata dalla giunta comunale.

Una semplice operazione contabile dall’effetto politico dirompente.

Le forbici dell’assessore competente, Luisa Ciambella, infatti, sono andate a tagliare cinque dei dieci mila euro destinati all’integrazione dei non udenti e quindi al superamento delle barriere linguistiche, stanziati su un capitolo appositamente istituito su iniziativa del consigliere di “Oltre le mura”, Marco Ciorba, e approvato all’unanimità dal consiglio comunale per iniziare un percorso d’integrazione di questa particolare categoria di cittadini.

Un errore, dunque, che però finisce sotto la lente d’ingrandimento della lista “Oltre le mura”, perché compiuto nella sfera di un assessore che sarebbe andato più volte in contrasto con lo stesso consigliere comunale, Marco Ciorba, in diverse occasioni, e per di più in un momento in cui lo scontro tra correnti interne alla maggioranza si è particolarmente acceso.

“Siamo stati una delle pochissime città a riconoscere la lingua italiana dei segni”, ricorda il promotore dell’iniziativa a favore dei non udenti, Ciorba, rivolgendo un’interrogazione al sindaco nella seduta di ieri, “e non ci siamo fermati qui, ma siamo andati oltre, istituendo un un apposito capitolo per iniziare a superare realmente le barriere linguistiche, permettendo a questi cittadini viterbesi di partecipare veramente alla vita della città, di entrare negli uffici e essere ascoltati”.

“Il giorno undici”, continua Ciorba, “insieme a molti altri consiglieri e anche a lei, sindaco, siamo stati sotto la Prefettura con questi cittadini non udenti a protestare perché la lingua italiana dei segni non è riconosciuta dallo Stato italiano”, prosegue, “e allora c’è qualcosa che non funziona nella delibera della giunta comunale numero 385 del 23 ottobre 2014, perché prevede una variazione di bilancio che decurta del 50% quel capitolo che questo consiglio comunale, tutto, ha voluto”.

“Sono convinto che si tratti di un errore grossolano”, smorza le polemiche Ciorba, “però, se così non fosse, mi spieghi il criterio per cui la volontà di questo consiglio comunale è stata ignorata”.

Il sindaco Michelini, da parte sua, nemmeno ci prova a trovare una giustificazione a un’operazione che sarà pure stata frutto di un errore, una leggerezza, ma che, guarda caso, va a colpire una lista della sua maggioranza per mano di un altro gruppo, in un momento in cui lo scontro tra le anime della sua coalizione è esploso ufficialmente in tutta la sua virulenza, dietro l’attacco frontale del capo gruppo di Oltre le Mura, Maurizio Tofani, in un precedente consiglio, contro la decisione assunta “in solitaria” dalla giunta di assumere precari da altri comuni della Tuscia e non da Viterbo.

Una situazione calda, che ha costretto il sindaco ad avviare una serie di incontri in questi giorni per trovare un nuovo assetto che possa imprimere un altro senso di marcia a una macchina che così rischia di finire in mille pezzi.

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