Viterbo POLITICA C'è da ricordare che per i consiglieri a partire dalla questa legislatura il vitalizio era stato già abolito

 
Enrico Panunzi
 
In nottata, infatti, il Consiglio regionale ha approvata la legge che taglia i vitalizi delle passate legislature: secondo la nuova norma, infatti, dal prossimo 1 gennaio chi ha fatto parte delle legislature precedenti potrà ricevere il vitalizio non più a 50 anni ma a 65 anni, come prevedeva un emendamento proposto dal gruppo. C'è la possibilità di anticipare l'erogazione del vitalizio a partire dai 60 anni, ma in questo caso è prevista una decurtazione del 5% per ogni anno di anticipo (chi sceglierà di ricevere il vitalizio a 60 anni avrà un taglio del 25%).
 
C'è da ricordare che per i consiglieri a partire dalla questa legislatura il vitalizio era stato già abolito con una norma contenuta nella finanziaria regionale 2012, ribadita dalla prima spending review regionale (legge 4/2013). Vengono introdotte poi nuove norme per il calcolo del vitalizio stesso, che vanno nella direzione di ridurre le spese.
 
Ad esempio nel triennio 2015 2017 i vitalizi vengono abbassati a scaglioni crescenti e per chi ha il cumulo di vitalizi la diminuzione è abbassata di un ulteriore 40 per cento: è il cosiddetto contributo di solidarietà, evocato spesso ed ora attuato. 
 
Il Consiglio, tra l'altro, ha approvato la liquidazione dell'Agenzia regionale per i trapianti e l'accorpamento delle società regionali Lazio Service e Lait. 
 
Alle norme varate questa notte vanno aggiunte quelle approvate dall'inizio della legislatura che prevedono la riduzione dell'indennità per i consiglieri, l'eliminazione dei rimborsi spese, la sostanziale eliminazione delle spese per i gruppi, il taglio delle società regionali e la diminuzione delle indennità per i dirigenti. Tutti provvedimenti che dimostrano quale sia la strada tracciata dalla Regione, una strada fatta di risparmi e razionalizzazione. 
 
 Enrico Panunzi, Presidente Sesta Commissione Consiliare Regione Lazio