Viterbo POLITICA
Mirko Crocoli, collaboratore della testata “Affari Italiani” di Milano

Matteo Salvini e Umberto Fusco

Nove (si presume) uomini in consiglio comunale a Viterbo, la squadra di “Salvini della Tuscia” ha eletto il maggior numero di rappresentanti amministrativi (della Lega) su tutto il territorio dell’Italia centro meridionale.

Nessun’altra città, da Viterbo fino alla punta dello Stivale, ha una “squadra” così numerosa all’interno dei proprio palazzi comunali.

Un successo della Lega che è stato possibile grazie al decennale impegno dell’uomo di fiducia territoriale del Ministro dell’Interno, ovvero il Senatore Umberto Fusco, capogruppo in Commissione Difesa a Palazzo Madama. E pensare che di momenti rosei come questo, in passato, se non sono visti ben pochi, come ci racconta lo stesso Fusco (ex Ufficiale dell’Esercito), in queste righe:

Seguo il “carroccio” da oltre 11 anni, vale a dire dal periodo in cui Salvini era pressoché sconosciuto. Momenti duri - spiega il Senatore - .

Decisi di aderire all’idea di rinnovamento molto tempo fa. Eravamo pochissimi ma ci credevamo. Non arrivavamo neanche all’1% dei consensi e figuriamoci quando poi è sopraggiunto l’uragano Belsito-Bossi. Nessuno (degli altri partiti di coalizione) pensava minimamente che ci sarebbe stata la svolta con la segreteria di Matteo del 2013. Detto onestamente è proprio in quel momento che capii tutto! Sentii nell’aria che il famoso federalismo sarebbe, di li a poco, finito in soffitta per dare spazio ad un movimento inclusivo e profondamente nazionalista.

Oggi il Ministro dell’Interno, con le sue continue visite a Reggio Calabria, in Sicilia, Puglia e molte zone dello splendido sud, ci dimostra che non esiste più un nord, un centro o un meridione ma che l’Italia è unita senza più frontiere o “barriere” regionali. L’Italia di Bari è come l’Italia di Milano, l’Italia di Reggio è l’Italia di Piacenza. Anche questo senso di fortissima tutela degli sbarchi (tutti o quasi ovviamente nei porti siciliani) unitamente al contratto di governo firmato con il M5S (movimento profondamente radicato da Roma in giù), ne è la concreta testimonianza. Sono stato un Militare, so cosa significa sacrificio e speranza, unione e perseveranza – (continua Fusco).

La squadra di giovanissimi tra assessori, vice sindaco e consiglieri insediati nel capoluogo della Tuscia, dimostra che volere è potere e che se ci si prefigge un determinato traguardo, lavorando sodo e con fedeltà ai proprio ideali, si può arrivare alla meta prefissata.

La Patria è tutto! Per il tricolore molti nostri avi hanno dato il sangue e la vita, ed è per questo che noi siamo pronti a difendere i nostri confini dalla violenza e dai soprusi. Puntiamo al lavoro, a ridurre disoccupazione e soprattutto “fuga” dei nostri giovani da molte realtà che sono un vanto e un orgoglio davanti al mondo intero. Basta espatri dei nostri ragazzi. Solo l’anno scorso se ne sono andati la bellezza di 285 mila, principalmente dalle aree più svantaggiate. Vanno a cercare fortuna all’estero ma tutto questo è quanto di più “orrendo” possa accadere alle attuali generazioni.

Con la grande esperienza che ci portiamo dietro da secoli nel comparto dell’artigianato, del manifatturiero, dell’agricoltura, del turismo e del Made in Italy non possiamo permettere in alcun modo questa incontrollabile emorragia. E’ ora di cambiare e far girare le cose per il verso giusto. Gli italiano hanno bisogno di risposte e, in qualità di rappresentante della Tuscia, sono pronto in Senato, così come in tutte le altre sedi istituzionali interne ed estere, a dare forte battaglia insieme ai miei colleghi e al capo del nostro Partito.

Con questo modus operandi deve rispecchiarsi anche la nostra terra perché una Viterbo (e non solo) più sicura e con più occupazione può dare nuovo vigore all’intera società. Questo assetto venutosi a creare a Palazzo dei Priori è – per me - la gioia più grande, poiché è il frutto di tante giornate faticosissime spese a trovare la “quadra”, gli innesti e le sinergie giuste per far sentire la nostra importante presenza nella Città dei Papi.             

Se la Tuscia ha dimostrato di conquistare enorme consenso e se il capoluogo ha fatto da apripista per un’Italia centro-meridionale rivolta al cambiamento, da questi risultati, confrontandoci con tutti gli altri rappresentanti di Lazio, Puglia, Calabria, Campania, Basilicata, Molise, Abruzzo e Sicilia, siamo pronti (in quanto forza di governo!!!) ad avviare una nuova era all’insegna della lotta alla disoccupazione e alla sicurezza dei nostri concittadini. Mi auguro che il “gruppo” in giunta così come in consiglio comunale sappia dare il massimo non solo per i Viterbesi ma per tutta la Tuscia”.

Con queste parole il Senatore Fusco lancia un vero e proprio appello ai suoi uomini affinché diano un segnale importante che rifletta le linee guida del Vicepremier. Noi, da spettatori, non possiamo far altro che augurarci che questa nuova classe dirigente lavori al meglio per rivalutare un territorio troppo spesso bistrattato, ma consapevole di avere talmente tante ECCELLENZE da renderlo, a tutti gli effetti, unico nel suo genere.