Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra, candidato consigliere comunale al Comune di Viterbo

Andrea Stefano Marini Balestra

            Dopo cinque anni di buio Viterbo ha la possibilità di risorgere, ma certo non con personaggi che vogliono trasformare una Città seria come la nostra (la capitale mondiale del medioevo) in un baraccone di feste con palloncini e fuochi d’artificio.

Io di chiusure di campagne elettorali, ahimè, ne ho viste tante, ma certo nessuna una nella quale non si parli dei seri programmi, ma solo venga organizzata una festa a metà tra quella di compleanno, di laurea e forse nemmeno di matrimonio.

Nei comizi finali, i veri leader infiammano l’elettorato ed è bene che lo facciano, però da loro ho sempre ascoltato un invito al voto che rappresenti il suggello di un programma di governo cittadino presentato in funzione delle necessità della gente, mai solo fantasie.

Alcuni, invece, parlano solo di sogni e non solide realtà.

            Ritengo un’offesa all’intelligenza degli elettori proporre un finale di campagna elettorale che non faccia riferimento ad un serio ed efficace impegno di amministrazione, ma solo proposte irrealizzabili contenute in una scatola che assomiglia ad un medicinale con tanto di “bugiardino” allegato.

            A parte gli scoppiettanti finali all’americana proposti da alcune liste civiche, che in ultima analisi sono soltanto autobiografiche, il centrodestra che a Viterbo ad onta di tanti gufi è fortemente unito e determinato per il governo della Città ed in ciò, come dissi: Viterbo è un laboratorio politico, rappresenta quella forza che unica può governare oltre questa Città, la Nazione intera e certamente lo sarà per gli anni prossimi.

Questo è il messaggio più importante che è scaturito dalla campagna elettorale delle comunali di quest’anno.

Da una parte una forza seria di governo e dall’altra sbracate proposte.

Anche dalla sinistra, ormai in declino ed inesorabilmente destinata alla sconfitta, si è dimostrata una serietà politica frutto di una cultura lontana nel tempo, ma sempre presente.

L’analisi del voto la faremo dopo, ma ad oggi una cosa è certa: da una parte c’è la Viterbo che conta, che lavora, crea lavoro e da lavoro, paga le tasse, sgobba e s’ingegna. Tutta questa gente vede il centrodestra come forza di governo cittadino.

Da un’altra parte, Liste organizzate come quasi sette che vogliono sfasciare tutto senza alcuna proposta. Nemmeno i grillini della prima ora si comportano ancora in questo modo.

Si voti con il cuore, è vero, ma soprattutto con la testa.

 

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