Viterbo POLITICA

 

“Il Comune deve avere un’attenzione diversa all’ambiente e all’agricoltura, alla caccia e alla pesca.

Solo così si risolvono questioni come quelle dei cinghiali e dell’Arcionello”. Lo chiedono Gian Maria Santucci e Massimiliano Ambrogi, della lista Fondazione che appoggia Giovanni Arena come candidato sindaco: “Quindi, auspichiamo un assessorato che abbia dei poteri specifici sia per l’agricoltura sia per la caccia e la pesca”.

Infatti, ribadiscono dal polo civico, “l’amministrazione uscente non ha risolto i problemi dei cacciatori, degli ambientalisti e degli agricoltori. Se di fatto oggi sono tre mondi scontenti, un motivo ci sarà”. Segnale di un malcontento generale. Santucci fa l’esempio della gestione della riserva naturale dell’Arcionello: “Già cinque anni fa chiedemmo, come Fondazione, di trasformare la riserva naturale (della Regione, gestita dalla Provincia, e con dei vincoli) in parco suburbano.

Intanto, chiediamo che la gestione diventi del Comune. Questa cosa consentirebbe di ampliare la zona del parco non verso i Cimini, ma verso la città. Quindi, una gestione diretta che permetterebbe uno sfruttamento turistico; e allo stesso tempo si controllerebbe meglio il problema dei cinghiali”.

Per Santucci, il problema dei cinghiali non si è voluto affrontare: “Il sindaco Leonardo Michelini, per accontentare le associazioni animaliste, non ha affrontato la questione e non l’ha risolta. Come non si è risolto il problema cinghiali, non è arrivato nemmeno l’indennizzo agli agricoltori, in quanto il Comune non segue il problema”.

“Ci sono problemi regionali in merito alla convivenza tra fauna selvatica (soprattutto cinghiali, corvi e affini) e agricoltori - aggiunge Ambrogi - nonché gli ingenti danni ogni anno registrati; da qui, l’esigenza di trovare un punto di unione tra agricoltori, associazioni venatorie e addetti al controllo, riuniti nella figura di un rappresentante comunale. Ribadisco: un delegato alla Caccia e alla pesca potrà risolvere gli annosi problemi dei due comparti”.