Viterbo POLITICA
per la lista Lavoro e Beni Comuni, arch. Daniele Cario

Con piacere constatiamo che qualcuno finalmente avanza proposte che collimano e che anzi fanno già parte del nostro programma – finalizzato al recupero e alla valorizzazione della città di Viterbo – presentato nella prima assemblea tematica della nostra lista, tenutasi lo scorso 2 febbraio e dedicata all’ASSETTO URBANO E TERRITORIO (Programma disponibile sul nostro sito).

L’articolo pubblicato alcuni giorni fa da una persona colta e preparata come Valerio De Nardo ripropone come priorità il raddoppio del tratto della ferrovia Roma-Viterbo che arriva fino a Cesano, ora a binario unico, e l’interramento della parte compresa tra le stazioni di Porta Romana e Porta Fiorentina. La nostra ipotesi di riassetto prevede anche lo spostamento della stazione della ferrovia ex Roma Nord al Poggino, unitamente a quella delle FFSS da realizzarsi.

Tali interventi consentirebbero di ridisegnare l’intera viabilità della città, con il recupero di spazi da destinare a parcheggi di scambio, a verde e a strutture per attività produttive e sociali.

Ma una pianificazione corretta non si attua per singoli ‘episodi’: priorità assoluta del nostro programma è la realizzazione di un nuovo strumento di pianificazione (PUCG), che vada a sostituire la Variante al Piano Regolatore Generale, vecchia di oltre 40 anni, ridotta ormai ad ingegnoso espediente per realizzare in deroga ovunque e di tutto.

Il nostro programma fa propri gli ulteriori obiettivi del nuovo piano, quali:

- il recupero e l’utilizzo dei 170 ettari di proprietà comunale siti in località “Volpara” per la realizzazione di un distretto agroalimentare, che contenga un mercato per la distribuzione all’ingrosso ed una serie di attività correlate. L’area potrebbe contenere inoltre un nuovo stadio in sostituzione di quello attuale, da destinare ad un eventuale ampliamento di Prato Giardino;

- il restauro e il riuso per finalità istituzionali, sociali e culturali dei cosiddetti “contenitori urbani”: edifici che non presentano necessariamente una spiccata fisionomia monumentale o architettonicamente pregevole, ma che comunque sono dotati di una considerevole superficie utile, la cui proprietà risulta essere quasi sempre pubblica e quasi sempre sottoutilizzata;

- la promozione di interventi di riqualificazione, ripristino e restauro del quartiere di San Faustino, così come della via Mazzini e delle aree adiacenti;

- la riqualificazione delle periferie e delle aree urbane degradate; la realizzazione di uno svincolo sulla tangenziale Giorgio Almirante, con rampe di accesso e di uscita sia dal comprensorio di Santa Barbara che da quello di Santa Lucia, e relativo cavalcavia per il collegamento diretto dei due comprensori;

- nel quartiere di Santa Barbara prevediamo il riassetto della viabilità con due rotatorie in prossimità delle attrezzature sportive, la realizzazione di un mercato agroalimentare coperto, finalizzato principalmente alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti locali di qualità, dotato di servizi aggiunti: ristorante, bar, spazio giochi per ragazzi, parcheggi;

- una nuova e seria politica di tutela del suolo agricolo e delle aree naturali protette con la valorizzazione e il recupero dei parchi urbani dell’Arcionello e del Bullicame; la riqualificazione delle aree archeologiche di Castel d’Asso, Norchia, Ferento, Acqua Rossa; la progettazione di un sistema di parchi suburbani che inglobi tutte le emergenze archeologiche e paesaggistiche e offra attrezzature ricettive di qualità; una serie di interventi di bonifica vegetazionale e di ingegneria naturalistica, finalizzati al riuso e alla riqualificazione dell’intero territorio comunale;

- l’immediata riattivazione del complesso termale delle ex Terme INPS, attraverso una gestione pubblica o quanto meno ad azionariato diffuso, che preveda un radicale intervento di recupero e ampliamento, finalizzato a rendere le Terme adeguate e funzionali alle esigenze e alle normative attuali, con il ripristino della portata di acqua sottratta abusivamente, con il recupero archeologico e agricolo del sito stesso e di quelli limitrofi.

Questi ed altri sono i progetti di riqualificazione del nostro territorio che vorremmo realizzare nei prossimi cinque anni.

Ci ha fatto piacere l’invito del presidente dell’Associazione degli Industriali di Viterbo a giungere ad un confronto con i candidati e tra i programmi delle singole liste.

Siamo pronti a confrontarci con le associazioni di categoria, con gli ordini professionali, con i sindacati, con i cittadini.

Tutte le opportunità che le precedenti amministrazioni hanno perso, ignorato od ostacolato per servilismo verso i poteri economici locali e/o per favorire interessi privati, sono diventate per noi altrettante proposte realistiche, da recuperare e da attuare.

Noi non abbiamo potentati da favorire, vogliamo solo tutelare gli interessi dei Viterbesi, impedendo il saccheggio di questa città e il proliferare di reti malavitose che sottometterebbero ai propri fini tutte le attività locali.

Cambiare si può, si deve. È necessario e giusto.

lavoroebenicomuni.wordpress.com